“Chi non vuol ragionare è un fanatico, chi non sa ragionare è uno sciocco, e chi non osa ragionare è uno schiavo”. Quando si intraprende un azione politica sterile, senza posizioni decise e talvolta impopolari si finisce sempre con il fare un gran casino, azioni singole senza un minimo di logica degli eventi. L’emanazione di un Ordinanza Comunale di messa in sicurezza del fabbricato sito in Via Salvatore Razzino n 11, scala B, lotto A/G, Parco Nuova Florida, ne è dimostrazione piena della confusione con la quale provvedimenti quotidiani di controllo vengano presi dopo situazioni scaturite da altre motivazioni, che non hanno continuità nello svolgere delle vicende, ma che creano solo confusione in chi le legge e le interpreta. Per essere più chiari, tale Ordinanza è stata emanata per combattere il presunto abusivismo dei cittadini che popolano lo stabile oppure è semplice quotidianità e normale amministrazione sull’agire su uno stabile controllato e trovato non in regola con le leggi vigenti??? Le risposte possono essere molteplici e tutte giustificate da pareri di esperti in materia di “arte del rigirare gli eventi” che qualcuno si permette di definire POLITICA, quindi per chiarire alcuni aspetti non legati alle ideologie e sentimentalismi, entriamo nel merito dell’Ordinanza in se. L’Ordinanza Comunale n. 26 del 08/07/2015 offre molti spunti di discussione, dove chi obietta non lo fa per prendere una posizione politica “aleatoria” sulla questione ma vuole risposte concrete su alcune decisioni sostanziali. Quindi cerchiamo di elencarle tutte: 1 – Come mai si emana un Ordinanza su un immobile, quindi insieme di appartamenti formato da parti private e parti in comune tra i proprietari senza citare nella stessa se lo stabile è fornito o meno di una regolare struttura giuridica prevista per legge denominata “CONDOMINIO “ che per sua causa deve eleggere sempre secondo legge un “AMMINISTRATORE CONDOMINIALE”…??? 2- Come mai dopo l’intervento dell’Ufficio Tecnico e dei Vigili Urbani i quali hanno appurato lo stato di disagio in cui lo stabile versa, non si è intervenuti sulla sospensione di conseguenza con l’annullamento dell’agibilità dello stabile, ma solo DIFFIDANDO in maniera formale i proprietari…??? 3 – Come mai nella stessa Ordinanza dopo aver diffidato i proprietari sull’utilizzo (discutibilissimo) dei locali dello stabile, sulla forzatura di dover far eseguire i lavori ad un tecnico abilitato che dovrà comunicare con gli Uffici Comunali, aver avvertito che i lavori dovranno essere condotti secondo le norme vigenti, dopo aver avvertito che eventuali danni saranno imputati ai soli proprietari; non si è palesato, nella stessa, quali saranno i provvedimenti immediati (poteri che il Sindaco di una città normale ha) in caso di inosservanza dell’Ordinanza in oggetto??? 4 – Come mani nell’Ordinanza emanata vengono elencati solo disagi e danni allo stabile e non vengono citati o effettuati controlli dei locali commerciali sottostanti visto che anche loro nella totale superficie fanno parte dell’edificio??? Le domande sono lecite e necessitano solo di risposte, che ognuno deve darsi secondo una sua idea. L’ Ordinanza Comunale in oggetto altro non è che un atto del tutto POLITICO di scarico di responsabilità da parte di chi di dovere per non incorrere in responsabilità che un eventuale denuncia possa creare. Il tutto viene buttato sulla caciara dello sgombero per creare solo un caso mediatico che serve solo a sviare la questione Immigrazione su altri fronti. Giusto per essere precisi, non può avvenire uno sgombero degli appartamenti da parte di nessuno per un semplice motivo: non sono indicate nell’Ordinanza le modalità e la tempistica dello sgombero se esso coattivo o meno, e di un eventuale soluzione se anche provvisoria della sistemazione di minori, anziani e malati. Ora la domanda nasce spontanea??? Il problema ventennale della questione più comunemente chiamata “Palazzi Cirio” è legata alla questione Immigrazione da parte di persone Comunitarie di Nazionalità Bulgara incontrollata??? La risposta esiste, ma è ben nascosta!!! Questo è un altro tentativo maldestro di mettere una pezza ad una falla ormai divenuta troppo grande e di conseguenza quasi incontrollabile. Ancora una volta si pensa a buttare fumo negli occhi con la politica dell’apparenza non andando al cuore del problema. Ci piacerebbe tantissimo essere smentiti e che questo sia solo l’inizio di una “campagna” di controllo di tutti quegli immobili che versano in condizioni che non sono nella norma. Ma sappiamo benissimo, come già successo in passato, che gli interventi ritenuti risolutivi hanno sempre poca vita.

Cittadinanza Attiva Mondragone

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