LUSCIANO – Il 30 agosto 2012, presso una auto rivendita di Lusciano (CE), un dipendente aveva minacciato di morte il titolare al fine di farsi consegnare arbitrariamente gli emolumenti stipendiali nonché il trattamento di fine rapporto.

A seguito della denuncia, pronte sono scattate le attività investigative da parte dei Carabinieri di Lusciano, che nella mattinata odierna si sono concluse con l’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di S.G., classe 69, operaio di Casandrino (NA), che ne disponeva la custodia in regime degli arresti domiciliari. Il P.M., Dottoressa Francesca De Renzis, infatti, ha concordato perfettamente con l’ipotesi investigativa dei militari operanti che hanno proceduto oggi all’arresto per tentata estorsione aggravata, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di arma da fuoco nei confronti del meccanico dell’auto rivendita in argomento. L’uomo è stato incastrato anche dalle riprese registrate dall’impianto di video sorveglianza installate presso l’esercizio commerciale che hanno dimostrato la consistenza delle minacce subite dal 59enne datore di lavoro di Trentola Dugenta.

 

Durante la perquisizione domiciliare veniva rinvenuta e sottoposta a sequestro l’arma utilizzata per l’atto intimidatorio, una pistola scenica modello 92fs, abilmente occultata all’interno dell’armadio della propria camera da letto. L’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione, ove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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