Cinquanta rapine in un mese e i cittadini dei Colli Aminei si mobilitano e in rete viaggia l’appello a riunirsi giovedì 21 febbraio alle ore 14 nel teatro della chiesa di via Nicolardi. All’incontro sono stati invitati il questore di Napoli, il comandante provinciale dei carabinieri, il capo della squadra mobile, i parroci, la Municipalità, e i commercianti che oggi già incontreranno l’onorevole Paolo Siani. A terrorizzare gli abitanti del quartiere sarebbe soprattutto una coppia di malviventi che sfreccia in motorino, abbatte i finestrini utilizzando una pistola giocattolo potenziata con la punta di un trapano e porta via tutto quello che trova, soprattutto le fedi d’oro che oggi possono fruttare, se rivendute ai compra oro anche due o trecento euro. Martedì ci sono state tre rapine nel corso di poche ore: una in via Bosco di Capodimonte nei pressi della scuola media Verga, una in via Lieti e una terza in viale Farnesi. Alla fine di gennaio la vittima è stata una donna terrorizzata nei pressi della scuola media Cavour, il 12 febbraio l’incendio a una pompa di benzina su cui si continua a indagare. Una serie di episodi che hanno convinto il consigliere della terza municipalità, Gennaro Acampora, a scrivere al ministro degli Interni, al Prefetto, al Sindaco, al Presidente della Regione per chiedere l’attivazione della videosorveglianza «finanziata dalla Regione e mai realizzata dal Comune».

 

 

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