L’emergenza Coronavirus oltre provocare gravissimi problemi dal punto di vista economico e sanitario, ha anche dei meriti. In moltissimi casi ha fatto emergere l’inadeguatezza di tanti amministratori comunali e in altrettanti la vena affaristica che li ha spinti a intraprendere la carriera politica. Travestiti da sceriffi, con la scusa del pericolo contagio hanno dato libero sfogo a tutta la loro incompetenza. Quando l’unione di intenti dovrebbe essere la ‘Stella Polare’ che indica la strada del bene comune, tutti, sindaci in particolar modo, si muovono in ordine sparso e si prodigano per apparire più degli altri. La ricerca frenetica dello “Uovo di Colombo” che li faccia trasformare in salvatori della patria nella stragrande maggioranza dei casi sfocia in imbarazzanti trovate per le quali poi devono essere richiamati all’ordine da enti superiori. Fatta questa doverosa premessa che in poche righe ha ripercorso quanto accaduto da circa un mese a questa parte, passiamo a un caso specifico: Parete.
Per raccontare tutte le performance propagandistiche del sindaco Gino Pellegrino occorrerebbero molte pagine ma ci soffermiamo solo su alcune delle stravaganti trovate dell’improvvisato supereroe. In un lungo post pubblicato ieri il primo cittadino ha annunciato trionfale la ‘Pellegrinata’: nella sua città verranno effettuati i test rapidi per scovare gli eventuali casi di Sars-Cov2. E come? Avrà delle corsie preferenziali? L’annuncio è giustificato dall’aumento spropositato di casi a Parete? Niente di tutto questo. Nella città guidata (si fa per dire) da Gino Pellegrino al momento risultano 0 (zero) casi di malati di Covid-19 (e su questo punto torneremo tra poco) ma ugualmente preoccupato per preservare la salute dei suoi cittadini (sic!) il sindaco ha autorizzato, con apposita ordinanza, un centro privato a fare i test a tutti. Non ci sarebbe niente da obiettare…una delle poche persone degne di indossare la fascia tricolore? Non proprio. Sempre nella mattinata di ieri la Regione Campania ha vietato gli screening nei centri privati. Gli unici che possono effettuare i test sono quelli a cui la Regione stessa ha dato mandato. Quindi perché questa decisione di Pellegrino in totale contrapposizione con l’ente guidato dal presidente De Luca? Non avranno alcuna valenza e i risultati non saranno riconosciuti dal Sistema Sanitario. Perché questa insistenza, quindi, con un’inutile spreco di risorse e di tempo? Se fossimo dei malpensanti potremmo ipotizzare che ci sia da ‘accontentare’ qualche amico. Ci auto concediamo il beneficio del dubbio e indagheremo. Tornando al dato sulle persone che non hanno contratto il virus a Parete, cosa che ci può fare solo piacere (la salute dei cittadini, anche quella del sindaco Pellegrino, per noi è sacra) anche questa è diventata occasione per sciorinare doti da supereroe. Ci perdoni la massima autorità ma attribuirsi i meriti di un evento del tutto fortuito è cosa risibile. Sindaco Pellegrino, ci rivolgiamo a lei direttamente: cerchi di contenersi ogni tanto. Lo diciamo per il suo bene perché si copre di ridicolo da solo.
Ma andiamo avanti, perché come detto le Pellegrinate in un mese sono state tante, troppe. E una delle più eclatanti riguarda le sanificazioni. Qualche settimana fa anche su questo fronte c’è stata una gara a chi faceva le sanificazioni migliori. C’è addirittura chi ha pensato di usare dei canadair per sganciare disinfettante dal cielo. Non osiamo commentare. Fortunatamente è stata un’idea che oltre suscitare l’ilarità generale non ha prodotto conseguenze. Ma non divaghiamo. Nella Repubblica di Parete dove Pellegrino impersonifica qualsiasi autorità e dove non si è assoggettati a nessuna delle leggi nazionali, visto che tutte le decisioni sono esclusività del sindaco come fosse un monarca, sulle sanificazioni c’è stata un’altra vicenda assai curiosa: il primo cittadino ha elevato ad esperto mondiale una ditta di cui si è servito l’ente per il servizio richiesto e, udite udite, gratuitamente. Poi quel volpone di un Pellegrino, mentre riservava parole mielose per la ditta benefattrice specificava che anche i condomini erano obbligati a fare le sanificazioni. E noi, sempre se fossimo dei malpensanti, potremmo ipotizzare che in quella circostanza si stesse spingendo la cittadinanza a rivolgersi a qualche ‘amico’ sanificatore di tasche più che di virus. Ma di sicuro non è il caso di Pellegrino. Parafrasando Totò in ‘Un turco napoletano’, il sindaco “è proprio una brava persona!”
Luigi Viglione