Continuava a percepire la pensione della madre, nonostante la donna fosse morta nel febbraio del 2009. Scoperta dalla Guardia di Finanza, la donna è stata denunciata per truffa alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Nell’ambito di accertamenti in materia di spesa pubblica e, in particolare, sulle pensioni erogate dall’INPS, scaturiti a seguito di una mirata attività di analisi di rischio, condotta attraverso l’incrocio dei dati dell’Ente previdenziale con quelli dell’Anagrafe Tributaria, la Compagnia di Caserta ha scoperto che A. G., di anni 54, residente a Castelvolturno, villaggio Coppola, percepiva, indebitamente, la pensione della madre defunta nel 2009.

La donna, munita di delega, riscuoteva la pensione di oltre 900 euro che mensilmente veniva accreditata sul libretto postale cointestato con la defunta, per un importo complessivo di circa 50 mila euro.

Le successive indagini hanno consentito di individuare e sottoporre a sequestro il c/c postale, nonché tutta la documentazione utilizzata per porre in essere la truffa. In particolare, è stato rinvenuto il libretto cointestato tra madre e figlia utilizzato per percepire indebitamente gli emolumenti pensionistici e sul quale sono stati rilevati tutti gli accrediti.

In un momento difficile come quello che sta attraversando il nostro Paese, nel quale ai cittadini sono stati richiesti ulteriori, pesanti sacrifici, tutti i comportamenti che danneggiano la solidarietà sociale devono essere combattuti con estrema decisione.

Massima è l’attenzione delle Fiamme Gialle nel contrasto all’evasione fiscale, ma altrettanto rigore nel controllo della spesa pubblica e, in particolare, di quella previdenziale.

 

 

 

 

 

 

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