I carabinieri della Stazione di Pignataro Maggiore, in quel centro, nel corso di un servizio finalizzato alla tutela della salute pubblica, unitamente ai militari del N.A.S. Carabinieri di Caserta e a personale della Asl di Caserta, hanno deferito in stato di libertà per detenzione e vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione il legale rappresentante di una cooperativa sociale del luogo che gestiva un bene confiscato al sodalizio criminale denominato “clan Nuvoletta”. Nella circostanza i militari dell’Arma, a seguito della segnalazione di non conformità su una bottiglia d’acqua naturale da 50 cl. presentata qualche giorno fa da una mamma ventitreenne di Camigliano, la quale aveva dichiarato che nel sorseggiare l’acqua distribuita all’asilo alla propria bambina, aveva accusato bruciori alla bocca. A seguito dell’immediata verifica igienico sanitaria della cooperativa, sono stati rinvenuti e sequestrati un quintale circa di scorte alimentari e 8 pedane di bottiglie d’acqua naturale oligominerale, il tutto rinvenuto in cattivo stato di conservazione e/o scadute, per un valore economico complessivo di circa 10.000,00 euro.
Il centro cottura, che forniva circa 650 pasti giornalieri, in regime d’appalto, per numerose strutture e plessi scolastici della zona è stato immediatamente chiuso. Indagini in corso da parte dei Carabinieri della Compagnia di Capua.

 

 

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