I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe (CE) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare applicativa della misura coercitiva del carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 3 indagati gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’ordinanza ha colpito: Pasquale Caterino, Romolo Corvino e Vincenzo Di Caterino.
I tre indagati, secondo le contestazioni, avvalendosi della forza intimidatrice determinata sul territorio dal sodalizio camorristico dei Casalesi, nei mesi di settembre e ottobre 2013, a seguito dell’attività di istallazione di apparecchiature di intrattenimento con giochi on line in sale scommesse dell’agro aversano, avanzavano richieste estorsive nei confronti di imprenditori che gestivano gli apparati, pretendendo il 20% di tutti i guadagni.
Nei confronti dei tre, il 31 ottobre 2013, era stato già eseguito un decreto di fermo con le medesime contestazioni, emesso dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia. Uno degli arrestati, già condannato nel noto processo “Spartacus” e tornato in libertà nello scorso mese di luglio, è ritenuto elemento di primo piano dell’organizzazione criminale. Gli imprenditori, vittime dell’attività estorsiva, hanno fornito piena collaborazione alle indagini, dimostrando in tal modo piena fiducia nelle Istituzioni.
Nell’ambito della medesima attività d’indagine, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe hanno controllato numerosi “CENTRI SCOMMESSE” presenti nel comune di Casal di Principe, contestando diversi illeciti amministrativi con sanzione dell’importo di migliaia di euro, e deferendo in stato di libertà per “esercizio del gioco d’azzardo” i titolati di due attività, poiché veniva accertato l’esercizio di attività di scommessa non autorizzata, con relativo sequestro penale di tutte le apparecchiature elettroniche istallate.
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