Ai tempi dell’emergenza rifiuti in Campania, all’inizio degli anni 2000, anche il centro-sinistra con propri esponenti partecipava al business degli impianti. Lo racconta, durante una udienza del processo in corso a Santa Maria Capua Vetere in cui è imputato per concorso esterno in associazione camorristica l’ex sottosegretario Cosentino, il collaboratore di giustizia Giuseppe Valente, ex presidente del Consorzio Caserta4, risultato infiltrato dai Casalesi, e di Impregeco, la società che avrebbe dovuto sostituire la Fibe nella gestione di tutti gli impianti di rifiuti. Rispondendo alle domande di Stefano Montone, legale dell’ex politico, Valente riferisce della decisione del Commissariato all’emergenza, in particolare del sub-commissario Facchi, di togliere la gestione dell’impianto salernitano di Giffoni Valle Piana a Impregeco per affidarlo all’allora sindaco di centro-sinistra Ugo Carpinelli. “Fu una decisione presa per garantire a Carpinelli un ritorno elettorale – spiega Valente – in quanto si era da poco dimesso da primo cittadino e doveva ripresentarsi alle elezioni. Me lo disse lo stesso Facchi. La gestione dell’impianto dava a Carpinelli la possibilità di fare assunzioni e di controllare per tutti i pagamenti”.  Immediata la replica di Carpinelli che in una nota spiega: ‘Apprendo dalla stampa di alcune dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Valente. Nel merito posso dichiarare che mi sono sempre opposto all’invasione dei Casalesi nel territorio del Comune di Giffoni Valle Piana. Questo per me è motivo di assoluto vanto”.

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