E’ stato per due anni amministratore delegato di Eco4, la società controllata dal clan dei Casalesi che effettuava all’inizio degli anni 2000 la raccolta rifiuti in numerosi Comuni del Casertano, e per cui è sotto processo Nicola Cosentino, ma in aula ha spiegato di non sapere nulla delle assunzioni che pure firmava, né dei condizionamenti politici o camorristici che avvenivano attorno a lui, né dei “dipendenti fantasma” pagati con soldi pubblici, ovvero con le quote degli enti comunali. Così Michele Ragucci, ex carabiniere e funzionario di Banca Intesa, ha raccontato al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), nel corso del processo per concorso esterno in camorra all’ex sottosegretario del Pdl, la sua esperienza da “notaio inconsapevole”, tra il 2003 e il 2005, al vertice dell’azienda che fungeva da braccio operativo del Consorzio pubblico intercomunale Ce4, controllata da Michele e Sergio Orsi, i due imprenditori dei rifiuti, il primo dei quali ucciso nel giugno 2008 dal gruppo capeggiato da Giuseppe Setola, espressione del clan Bidognetti. “Un napoletano messo a Caserta” si è autodefinito Ragucci davanti al collegio giudicante, eppure ogni mese il suo stipendio, sempre pagato con fondi pubblici, era di 2500 euro mensili. “I documenti relativi alle assunzioni – dice in aula – me li portava Michele Orsi e io li firmavo”. “Eppure – ha contestato il pm della Dda Alessandro Milita – alla Squadra Mobile nel novembre 2004, non fece il nome di Orsi. Perchè?”. “Non ricordo” risponde Ragucci, che pure ammette di non aver “mai accettato di fare la testa di legno”. “Lei – chiede ancora il pm – firmava le buste paga, tra cui quelle di dipendenti per cui non aveva neanche firmato atti di assunzione, come Daniela Gnasso e Amodio D’Agostino?”. “Confermo. Fu la Mobile che mi fece scoprire l’esistenza di alcuni addetti in servizio che io però non avevo mai visto, una cosa clamorosa”. Alla Mobile, fa notare il pm, Ragucci non ha però mai indicato nell’interrogatorio del 2004 il responsabile di queste assunzioni, ovvero Michele Orsi, allora direttore generale e addetto al personale di Eco4. In sede di controesame Ragucci, rispondendo alle domande del legale di Cosentino Stefano Montone, racconta di non aver “mai parlato con Michele Orsi dei politici che c’erano dietro le assunzioni. Non ero del Casertano, per cui ero fuori da queste cose” conclude. Y