Ricordate la “sparizione” di venti pacchi alimentari destinati alle famiglie povere di Orta di Atella? A distanza di 5 mesi dall’articolo pubblicato in esclusiva da Campania Notizie, ci sono clamorosi sviluppi. E’ in corso un’articolata indagine della Polizia per fare chiarezza su una vicenda che presenta non pochi lati oscuri. Il caso è scoppiato in seguito ad una relazione, redatta lo scorso marzo, dal personale delegato alla predisposizione e distribuzione del banco alimentare. Gli addetti al servizio segnalarono per iscritto al sindaco Angelo Brancaccio che l’allora assessore Giovanni Sorvillo si fece consegnare ben 20 pacchi per destinarli (così si legge nella missiva) a nuclei familiari non presenti nell’elenco ufficiale stilato dal Comune. Secondo il personale del banco alimentare, Sorvillo, vestendosi di autorità (“sono assessore”) e sostenendo di essere stato autorizzato dal primo cittadino, chiese e ottenne, negli ultimi 15 giorni di marzo, chili e chili di alimenti destinati non si sa a chi. Il settore Welfare fece notare a Brancaccio che la richiesta di Sorvillo creò molti problemi, in quanto mancava il cibo per la preparazione di venti pacchi da inviare ai nuclei familiari che ne avevano diritto. Dopo l’articolo di Campania Notizie, lo stesso Sorvillo protocollò una richiesta di chiarimenti sul funzionamento del banco alimentare del Comune. Non solo. L’ex assessore presentò una denuncia alle autorità competenti. Ma, da quanto si apprende, la sua decisione si è rivelata un boomerang. Nei giorni scorsi due funzionari della Questura di Caserta si sono recati al municipio di Orta di Atella per interrogare il personale addetto alla distribuzione degli alimenti e per acquisire la documentazione relativa all’espletamento del servizio. E dai primi accertamenti le uniche anomalie emerse riguarderebbero proprio il “caso” Sorvillo. Gli inquirenti infatti vogliono scoprire a che titolo l’assessore avrebbe prelevato i venti pacchi e soprattutto a chi li avrebbe consegnati. Sorvillo rischia seriamente di passare da denunciate a denunciato con l’ipotesi di abuso di ufficio e voto di scambio. Nel novembre del 2013, l’amministrazione comunale ha rinnovato la convenzione con il Banco delle Opere di Carità di Caserta per il banco alimentare. Il provedimento fu adottato negli anni precedenti dalla commissione straordinaria. Il servizio è rivolto a tutti i nuclei familiari residenti nel territorio comunale che si trovano in condizioni economiche disagiate certificabili. Il sostegno prevede la distribuzione mensile di generi alimentari di prima necessità. Insomma, si tratta di interventi in favore delle fasce sociali più deboli. Anche per questo è doveroso che si faccia chiarezza al più presto. Speculare sui più bisognosi è inaccettabile. E se fossero riscontrate irregolarità, chi ha sbagliato deve pagare.

Mario De Michele

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