Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata dai carabinieri di Caserta a Tommaso Aragosa, 41 anni di Limatola, e a Tommaso Rispoli, 51 anni, entrambi già detenuti, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso e detenzione e porto abusivo di arma. I provvedimenti, emessi dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Dda, fanno luce su un giro di estorsioni per conto del clan dei Casalesi, avvenute tra il marzo 2011 e il dicembre 2012, nei confronti di imprenditori del settore edile e del settore noleggio di videogiochi e slot machine dell’Alto Casertano e della provincia di Benevento, in particolare tra i comuni di Limatola (Benevento) e Castelmorrone (Caserta).
Gli operatori hanno collaborato alle indagini fornendo indicazioni determinanti per identificare e far arrestare gli estorsori. Le richieste estorsive sono state avanzate nei canonici periodi pre-festivi di Pasqua-Natale e Ferragosto. Già nell’aprile del 2012 i due uomini erano stati raggiunti per gli stessi reati da un provvedimento cautelare che era stato notificato anche ad una donna di 43 anni residente a Castel Morrone che, secondo gli inquirenti, si sarebbe recata su ordine di Aragosa presso una società di Limatola facendosi consegnare una tangente di 1500 euro più gli arretrati non riscossi pari a 800 euro. Ad uno degli indagati è stata anche contestata la violazione della misura cui era sottoposto della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno, nonché la detenzione e il porto illegale in luogo pubblico di una pistola di marca e calibro imprecisato.