CASAPESENNA – E’ stato un ferragosto di paura, quello appena trascorso in una vasta zona compresa tra Via Santa Croce, Via Petrarca e la Variante Provinciale, dove sono andate a fuoco diverse discariche abusive su terreni sia privati che pubblici. Soltanto grazie all’intenso impegno dei vigili del fuoco di Aversa, infatti, si è evitato che le fiamme lambissero le abitazioni. Il primo rogo viene segnalato al 115 poco dopo le ore 15 dalla Sezione di Legambiente Casapesenna, da via Petrarca si leva una colonna di fumo nero e denso (il primo rogo in terreni privati incolti dove tra le sterpaglie vi erano molti pneumatici). L’aria diventa subito irrespirabile. La gente è costretta a chiudere le finestre nonostante una giornata bollente.

Il fazzoletto di terra del secondo rogo avvolto dalle fiamme,è particolarmente esteso e ricoperto da una fitta vegetazione, sono le 15 e 30 quando i residenti sono in strada tra loro anche ragazzi che sono rimasti in città. Qualche cittadino residente proprio in prossimità del rogo, fa presente che qualche giorno prima aveva protocollato al Comune di Casapesenna una lettera di segnalazione del pericolo, in quanto si segnalava che nel terreno non solo ci sono alberi secchi e sterpaglie ma numerosi rifiuti speciali (pneumatici e rifiuti elettronici). Ma dall’ufficio Tecnico nessuna risposta incoraggiante al cittadino che segnalava. Legambiente Casapesenna conferma dopo un’appurata ricerca catastale che l’area è di proprietà del Comune dal 2007 (Atto Pubblico del 30/04/2007 Repertorio nr.62- Rogante Immacolata Di Saia Segretaria Comune di Casapesenna), distinta in catasto al foglio 11 particelle 391-5092-5093 per un estensione di circa 1500 metri quadri, in stato di abbandono totale. In tutti i casi a bruciare sono sterpaglie, copertoni, ingombranti, rifiuti di ogni genere. Sono le minidiscariche che ogni giorno spuntano nella periferia a sud della cittadina aversana e che puntualmente qualcuno dà alle fiamme avvelenando l’aria di diossina. Pasquale Cirillo, presidente del circolo Legambiente, che ha assistito a tutte le fasi di spegnimento dell’incendio cercando di rassicurare i cittadini, da anni denuncia la presenza di sversatoi illegali nell’area dove si sono sviluppati gli ennesimi roghi. L’origine dell’incendio è di natura dolosa, in più occasioni sono state avvistate colonne di fumo nero nell’area in questione. Attendiamo seri provvedimenti dalle istituzioni.

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