Nella giornata di ieri, in S. Cipriano d’Aversa, la Polizia di Stato di Caserta ha eseguito un Decreto di Fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti del pregiudicato, affiliato al clan dei Casalesi – fazione Zagaria ,  Francesco Martino , alias Ciccio o Pecoraro, nato a Villa Literno, residente  a S. Cipriano d’Aversa, in quanto gravemente indiziato di estorsione continuata, aggravata dalla metodologia mafiosa. In particolare, le incalzanti indagini della Squadra Mobile di Caserta appuravano il coinvolgimento del Martino  in una serie di condotte estorsive, poste in essere tra maggio e luglio 2015, in danno di imprenditori agricoli del comprensorio di Cancello Arnone ), area storicamente assoggettata al controllo criminale della citata consorteria camorristica. Secondo le emergenze investigative, il pregiudicato si era rivolto ad alcuni imprenditori agricoli pretendendo il pagamento di una somma di 250 euro per assicurare la guardiania alle loro aziende. Gli imprenditori, per la notoria fama di affiliato ai casalesi di Francesco Martino , non avevano esitato a corrispondergli il pizzo, la cui richiesta avveniva secondo una metodologia tipicamente mafiosa, infatti, il pregiudicato aveva ammonito le vittime che le famiglie dei carcerati erano senza soldis’ moron e famm’, e che, pur essendo stato scarcerato da poco, era di nuovo in zona e, quindi, per ogni problematica, come ad es. qualora avessero subito danneggiamenti, furti di attrezzi o mezzi agricoli, dovevano rivolgersi a lui, Martino era stato arrestato nel dicembre 2011, ad epilogo di unoperazione congiunta delle Squadre Mobili di Napoli e Caserta, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dallUfficio del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Procura Antimafia partenopea, unitamente ad altri esponenti di spicco del gruppo Zagaria , a vario titolo indagati per associazione mafiosa ed estorsione aggravata; scarcerato nel marzo 2015, aveva ripreso immediatamente le attività estorsive per conto dellorganizzazione criminale. Peraltro, larrestato è legato da vincoli di parentela ad affiliati di rilievo del clan dei Casalesi, quali CACCIAPUOTI Alfonso – capozona della fazione SCHIAVONE nel comprensorio di Grazzanise, S. Maria la Fossa, e Capua – e NOBIS Raffaele – uomo di fiducia del boss ZAGARIA Michele -, unitamente al quale era stato in precedenza arrestato. Dopo le formalità di rito, MARTINO Francesco è stato associato alla Casa Circondariale di S. Maria Capua Vetere.

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