Sarà giudicato con rito abbreviato Mohamed Kamel Eddine, arrestato ad agosto con l’accusa di aver procurato falsi documenti a clandestini nonché di essere un simpatizzante dell’Isis. A dicembre, insieme ad altri tre indagati, finirà alla sbarra al tribunale di Napoli Nord per l’accusa relativa alla falsificazione di documenti. Per le accuse sul terrorismo internazionale, invece, si attende la decisione della Procura di Napoli circa il rinvio a giudizio. L’uomo, ricordiamo, viveva al primo piano sopra la Moschea di San Marcellino e la procura di Santa Maria Capua Vetere, la prima a procedere, lo aveva definito il factotum dell’imam. Ipotesi, però, sempre respinta da quest’ultimo.

 

 

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