Truffa ai danni dell’Asl Napoli1: scattano le misure cautelari nei confronti di rappresentanti di quattro aziende. Questa mattina, a seguito di indagini coordinate dalla Sezione “Reati contro la Pubblica Amministrazione” della Procura della Repubblica di Napoli, i militari della guardia di finanza del Nucleo Polizia Tributaria, agli ordini del colonnello Giovanni Salerno, in collaborazione con il gruppo Spesa Pubblica, coordinato dal tenente colonnello Andrea Issmi, hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare dell’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal gip del Tribunale partenopeo, nei confronti dei rappresentanti legali di quattro aziende creditrici dell’Asl Na1, ritenuti responsabili di falsità ideologica in atto pubblico e truffa ai danni di ente pubblico. L’inchiesta, avviata a seguito della denuncia presentata ad aprile 2014 dalla direzione generale ed amministrativa dell’Asl, ha consentito di accertare indebite riscossioni di crediti, per oltre 8 milioni di euro, da parte delle aziende: “So.Te.Me.” srl di Mondragone; “Euromed” sas di Napoli; “Vicamed” srl di Napoli; “Patology” sas di Napoli. Le società, dichiarando falsamente la titolarità dei crediti per le forniture prestate, ottenevano dall’Asl il pagamento delle somme laddove, invece, i crediti erano stati oggetto, in parte o in tutto, di cessione in favore di altra società, la “Beta Skye” srl, che aveva azionato i crediti con procedure monitorie ottenendo l’emissione di decreti ingiuntivi. In pratica i crediti, già ceduti o incassati pochi anni prima, venivano così duplicati. Oltre alla misure cautelare sono scattati anche sequestri di somme di denaro e beni nel patrimonio degli indagati e delle società per 6 milioni di euro.

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