Sequestri per 3 milioni di euro sono stati eseguiti dalla Dia di Napoli nei confronti di tre esponenti del clan dei “casalesi” su disposizione del Tribunale di S. Maria Capua Vetere. I provvedimenti riguardano l’imprenditore del calcestruzzo Vincenzo Abbate, 60 anni, di S. Prisco (Caserta), ritenuto interno al gruppo Zagaria e destinatario nel 2006 di un’ordinanza per associazione per delinquere di stampo camorristico.
Il sequestro ha interessato tre società di Abbate: la “Immobiliare Fratelli Abbate srl”, con sede a Casagiove, in località Pannone , la “So.Ge.Cal” srl, con sede a Casagiove e la “Autotrasporti C.M.T.” srl con sede a San Prisco. Ad un altro affiliato al clan Zagaria, Giuseppe Granata, 50 anni, di Teverola (Caserta), destinatario di un’ ordinanza per associazione per delinquere di stampo camorristico nel 2002,è stato sequestrato un immobile di 240 metri quadrati a Teverola, in via Bolzano. Un altro immobile, a San Cipriano d’ Aversa (Caserta), in via Ovidio, è stato sequestrato a Pasquale Fontana, 52 anni, di Casapesenna (Caserta), soprannominato “‘o ragioniere” e colpito da un’ ordinanza per associazione per delinquere di stampo camorristico nel 2006. Fontana – secondo quanto emerso dalle indagini – si era occupato degli investimenti di denaro del clan nel Nord Italia a fini di riciclaggio.
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