SAN CIPRIANO D’AVERSA – Intestarono la propria azienda a una studentessa nullatenente, prima dell’assegnazione di un appalto, per eludere il rischio di una interdittiva antimafia. E’ l’accusa rivolta ai fratelli Paolo, Raffaele e Antonio Fontana
nel provvedimento di sequestro della Dda di Napoli – eseguito oggi dalla Gdf – della societa’ di trasporti Over Line, per un valore di circa 5 milioni di euro. Tra i beni oggetto della misura, anche una cinquantina di autoarticolati. Il provvedimento, si sottolinea in una nota della procura di Napoli, trae spunto dalle risultanze del lavoro della Commissione d’Accesso inviata dalla prefettura di Caserta nel Comune di San Cipriano d’Aversa, a seguito della recente inchiesta che vede, tra gli altri, coinvolto il sindaco Enrico Martinelli. L’esame degli appalti ha evidenziato che nel corso del 2009 un servizio di rimozione dei rifiuti venne affidato alla Over Line la cui proprieta’, in quel momento, risultava affidata a una studentessa nullatenente ritenuta prestanome dei fratelli Fontana, gia’ in passato destinatari di provvedimenti giudiziari e ritenuti vicini all’ala dei Casalesi capeggiata dall’ex primula rossa Michele Zagaria. Successivamente all’assegnazione dell’appalto, superato il rischio di uno sbarramento costituito da una eventuale interdittiva antimafia, i fratelli Fontana hanno riacquistato il controllo anche formale della societa’. Da qui l’accusa di trasferimento fraudolento dell’azienda allo scopo di eludere l’applicazione di misure di prevenzione in materia di criminalita’ organizzata. Gli indagati (i fratelli Paolo, Raffaele e Antonio Fontana, assieme ad Antonietta Orefice e Giuseppe Capaldo), devono rispondere di concorso in intestazione fittizia. La Over line e’ collegata ad altre imprese del gruppo gestito dalla famiglia Fontana ed e’ parte del Consorzio campano trasporti ecologici. Il provvedimento di sequestro scaturisce da materiale acquisito durante l’accesso della commissione prefettizia di Caserta dopo i provvedimenti giudiziari a carico del sindaco Enrico Martinelli, indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso. L’esame degli appalti assegnati ha mostrato che dal 2009 il servizio di raccolta rifiuti non pericolosi nel piazzale antistante il nuovo cimitero e in via Acquaro a San Cipriano d’Aversa era affidato proprio alla Over line la cui proprieta’ era stata trasferita a una studentessa nullatenente, Antonietta Orefice appunto, che per i pm e’ prestanome dei fratelli legati da rapporti d’affari con Michele Zagaria e gia’ in passato destinatari di provvedimenti giudiziari. Dopo l’assegnazione dell’appalto, avendo superato lo scoglio di una interdittiva antimafia con il prestanome, i Fontana riacquisirono il controllo anche formale dell’azienda. Capaldo era l’uomo che nel tempo ha assicurato concretamente la loro presenza decisionale nella Over line.