”Il terremoto di questa mattina è accaduto nella stessa area dove il 29 dicembre scorso si è verificato il sisma di magnitudo 4.9. Entrambe le scosse, di magnitudo 4.2 delle 8,12 e la scossa di 3.7 delle 8,55, si sono dunque verificate nella stessa area”. Lo dice all’Adnkronos Alberto Michelini, direttore del Centro nazionale terremoti dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia).

”E’ importante contestualizzare -spiega l’esperto- rispetto alla scossa di magnitudo 4.9: in termini di scuotimento ed energia elastica liberata, questo nuovo terremoto è di circa 8 volte inferiore rispetto alla scossa che si registro’ il 29 dicembre”. ”I nostri dati -sottolinea Michelini- indicano che le due scosse di questa mattina hanno lo stesso tipo di faglia. Questo sciame, iniziato il 29 dicembre, continuerà. Ci sarà una progressiva diminuzione, ma la zona del Matese è ad altissima pericolosità sismica e dunque la prorità è ancora una volta la prevenzione”.

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