La Guardia di Finanza, nel quadro della quotidiana attività volta al contrasto del fenomeno dei roghi tossici di rifiuti industriali nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”, i Baschi Verdi di Aversa hanno individuato giovedì, a Lusciano, un opificio calzaturiero, non dichiarato quale luogo di esercizio dell’attività, all’interno del quale veniva svolta l’attività in totale assenza delle autorizzazioni ambientali e senza alcuna tracciabilità dell’avvenuto smaltimento dei rifiuti speciali prodotti dalla lavorazione. All’interno dell’unità produttiva, dove si procedeva al taglio e alla cucitura dei pellami per il confezionamento di parti di calzature da assemblare, sono stati rinvenuti, ammassati e in parte imbustati, circa 500 chilogrammi di rifiuti speciali (scarti di pellami, carta e cartone) che, senza l’intervento dei militari, sarebbero stati, con ogni probabilità, illecitamente sversati nell’ambiente circostante. Il legale rappresentante dell’attività, un ventottenne aversano, è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per attività di gestione non autorizzata di rifiuti. È stato quindi sequestrato l’intero laboratorio, compresi i rifiuti ammassati nei locali ispezionati e i macchinari impiegati per la lavorazione delle scarpe, per un valore complessivo stimabile in circa 200 mila euro.