Nella serata di ieri a S. Maria Capua Vetere (CE), la Squadra Mobile di Caserta, diretta dal Vice Questore dr. Alessandro Tocco, nel contesto delle quotidiane attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, ha arrestato in flagranza di reato, per detenzione e spaccio di sostanza del tipo cocaina, Pasquale Iadiccio e la convivente Emiliana De Rosa, entrambi incensurati. L’operazione è il frutto di prolungati e pazienti servizi di osservazione ed appostamento condotti nei giorni scorsi dalla Sezione Antidroga e avviati a seguito della constatazione di un inconsueto andirivieni nei pressi dell’abitazione dei due giovani, dove era stata allestita una vera e propria centrale dello “spaccio”.

Infatti, dopo una prolungata attesa, gli investigatori fermavano a poche decine di metri dallo stabile, un giovane che aveva appena acquistato una dose di cocaina, del peso di 0,40 gr. di cocaina.

Pertanto, dopo avere circondato lo stabile, i poliziotti attendevano l’arrivo di un successivo cliente del “pusher”, e quando notavano un altro giovane che bussava al citofono, appena veniva aperto il cancello, vi facevano irruzione.

Nei concitati momenti che seguivano, mentre la donna tentava di ostacolare e ritardare l’ingresso nell’appartamento dei poliziotti, Iadiccio, colto di sorpresa, tentava di disfarsi, gettandoli da una finestra dell’abitazione ubicata al primo piano, di due piccoli contenitori di plastica, all’interno dei quali erano occultati ulteriori 21 dosi di cocaina per un peso complessivo di gr. 9,5; alcune bustine di cellophane, utilizzate per il confezionamento delle dosi ed un bilancino elettronico.

Poi, nell’abitazione era sequestrata anche la somma di 3.085 euro, provento di una evidentemente fiorente attività di spaccio, e 4 cellulari, probabilmente utilizzati per contattare gli acquirenti.

Pertanto, eseguito l’esame “narcotest” sulla sostanza sequestrata, risultata del tipo cocaina,  i due venivano tratti in arresto e, dopo le formalità di rito, mentre il giovane veniva accompagnato presso la Casa Circondariale N.C, di Santa Maria C. V. (CE), il pubblico ministero di turno presso la Procura di S. Maria C. V. (CE), tempestivamente informato, disponeva che la donna fosse custodita presso un domicilio dalla stessa indicato, per consentirle di accudire la figlia.

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