Dal 1 febbraio prossimo il vicequestore Angelo Morabitolascera’ l’incarico di dirigente della Squadra mobile di Caserta per assumere la responsabilita’ del commissariato di Gioia Tauro (Reggio Calabria). Al posto del superpoliziotto Morabito arriva il suo vice, vicequestore Alessandro Tocco che ha guidato per anni la sezione distaccata della Squadra mobile di Casale di Principe. Una felice intuizione quella di creare una sezione distaccata della Mobile nel cuore della potente e sanguinaria camorra casalese che nel corso degli anni ha dato grandi risultati, a cominciare dalla cattura dei piu’ importanti super latitanti.
Ad Angelo Morabito va riconosciuto il merito di avere costruito una grande squadra mobile, estremamente operativa, intelligente e scaltra. Con Angelo Morabito, 43 anni, calabrese di nascita, sono finiti in carcere i due superlatitanti della camorra casalese: prima Antonio Iovine e successivamente Michele Zagaria, entrambi latitanti da oltre 15 anni e ritenuti i due numero uno della cosca di Casal di Principe. Se oggi la camorra casalese e’ meno forte, non solo per l’arresto dei due super boss ma anche per le decine di gregari, killer, esattori del racket e’ anche merito suo.
Morabito lascia la Squadra mobile casertana, importante avanposto anticamorra per andare ad assumere la dirigenza di un altro commissariato di frontiera come quello di Gioia Tauro. Li’ ritrova il questore Guido Longo che gia’ lo aveva avuto alle sue dipendenze quando era questore di Caserta. Il vicequestore Morabito ha sempre operato in uffici di frontiera: a Nuoro come funzionario della Squadra mobile, poi in qualita’ di dirigente di un commissariato nel nuorese, poi a capo delle volanti della questura di Crotone. Presso la Questura di Crotone dal 2008 al 2010 ha ricoperto anche l’incarico di funzionario alla sicurezza ead-primo sostituto capo della segreteria di sicurezza. Per oltre due anni e mezzo ha diretto la Squadra mobile casertana gestendo in prima persona l’emergenza criminale rappresentata dal clan dei casalesi e applicando il cosiddetto “modello caserta”. Da lui sono state dirette decine di inchieste contro la cosca di Casal di Principe. Precendemente aveva svolto un ruolo analogo contro le cosche della ‘ndrangheta del crotonese. Oltre a Iovine e Zagaria, sotto la guida di Morabito la Mobile casertana ha arrestato tra gli altri anche Mario Caterino, anche lui inserito nell’elenco dei 30 latitanti piu’ pericolosi inseriti nell’elenco del ministero dell’Interno. Almeno una decina di riconoscuimenti gli sono stti consegnati come uomo anti ‘ndragheta prima e come uomo anti camorra dopo.