Primo, arginare il problema della disinformazione sull’uso di sostanza che vengono adoperate nelle palestre; secondo, aprire gli occhi sui possibili e reali rischi in cui possono incorrere quelli che hanno intenzione di accrescere la loro massa muscolare in modo non naturale.
In due battute è questo ciò che dovrebbe fare chiunque entri in contatto, anche solo per una volta, con il mondo sconosciuto e parallelo degli anabolizzanti, degli ormoni, delle sostanze dopanti, spesso spacciate ai limiti della legalità nelle rispettabili palestre a due passi da casa. Abbiamo sentito, al proposito, due esperti in materia che lavorano entrambi come istruttori in palestre dell’Agro aversano: le informazioni ricevute sono a dir poco allarmanti. Bisogna innanzitutto fare una distinzione tra prodotti di uso libero e legale, come proteine in polvere ed amminoacidi ramificati, comunemente definiti come integratori: sono tutti prodotti scientificamente testati e non hanno controindicazioni, salvo casi di soggetti con disfunzioni renali. Possono essere comunemente acquistati in negozi del settore, teoricamente potrebbero essere venduti in un supermarket; e poi ci sono altri prodotti assolutamente illegali come anabolizzanti e steroidi, che vengono venduti e acquistati tramite canali particolari e paralleli. «La cosa triste – dice D. V., istruttore – è che questi prodotti anabolizzanti non vengono utilizzati solo ed esclusivamente nell’ambito agonistico, come molti potrebbero pensare, ma purtroppo anche per ottenere risultati eccellenti dal singolo soggetto che non ha nulla a che fare con gare e competizioni». Capita di trovare su alcune riviste, magari in copertina, ragazzi in forma smagliante, con un fisico eccezionale e muscolatura eccessiva, sappiate che il nostro corpo naturalmente non è così, per ottenere quel risultato devi «violentare il tuo corpo», come ci spiega l’istruttore: «l’unico rammarico è che queste persone se ne accorgeranno troppo tardi, quando il loro equilibrio psico – fisico sarà definitivamente compromesso». E poi magari si tende a demonizzare l’uso di amminoacidi e proteine in polvere, che è invece del tutto legale: in pratica le prime tendono a ridurre il senso di stanchezza, le seconde sono sostanze che normalmente troviamo in natura, nel cibo, ma che vengono distribuite in una forma pure, cioè non appesantiscono l’organismo. Poi è chiaro che, come ogni cosa, l’abuso comporta degli squilibri. E veniamo agli anabolizzanti. Innanzitutto dobbiamo dire che sono medicinali e vengono adoperati per alcune patologie, fondamentalmente trattengono acqua nelle cellule comportando un forte accrescimento del muscolo, quindi danno più forza e anche motivazione.
Attenzione a questo passaggio: gli anabolizzanti aumentano in modo esponenziale l’aggressività, uno degli effetti dell’incremento della quantità di testosterone. «In America la chiamano rabbia da anabolizzanti – dichiara l’istruttore – e ci sono stati casi, particolari, del marito che prende la pistola e spara alla moglie, per esempio. Inoltre l’assunzione di anabolizzanti comporta un accelerazione nella fase di invecchiamento e secchezza dei testicoli, praticamente la sterilità». Per introdurre qualcuno a queste pratiche, si gioca molto sulla fragilità delle persone, come ci spiega l’istruttore: «Da ragazzo ero caratterialmente insicuro. In palestra avevo il mio preparatore che mi dava la dieta alimentare che dovevo seguire, con l’allenamento ed una scheda chimica, cioè per l’uso di sostanze. Purtroppo mi lasciavo coinvolgere ed illudere da persone più grandi di me sia di età sia fisicamente e quindi, volendo ottenere una massa muscolare imponente, iniziai a prendere steoroidi ed anabolizzanti: in particolare il dynabolon e testoyron».
Fortunamente l’esperienza del nostro interlocutore è durata poco tempo e non gli ha comportato nessun danno fisico. Ma quant’è difficile reperire sul mercato anabolizzanti o comunque sostanze dopanti? Esiste ormai un vero e proprio circuito parallelo, sono fondamentalmente prodotti di contrabbando che arrivano ai consumatori sempre tramite il personale che lavora nelle palestre. Se non bastasse, ci sono alcuni paese in cui la vendita di questi prodotti è libera, per sempio l’Egitto. Entrando in una farmicia egiziana puoi tranquillamente comprare anabolizzanti.
L’altro istruttore L. P., racconta di un ulteriore tipo di sostanza, che chiama «olio», che si inietta con siringhe all’interno del muscolo: con il passar del tempo si forma una guaina che avvolge il muscolo comportando il suo accrescimento. Una pratica assolutamente vietata: «Persone che conosco hanno avuto un vero e proprio rigetto di quest’olio – spiega L. P. – cacciandolo nell’urina o vomitando, ma è niente in confronto ai danni provocati dalla più rischiosa della assunzioni: quella dell’ormone GH, meglio noto come l’ormone della crescita. Se utilizzato da soggetti che non ne hanno bisogno, comporta una deformazione delle ossa». Per qualche etto di muscoli in più, ne vale davvero la pena?
Marian Gargiulo