CASERTA – Intervento dell’Esercito per fermare sversamenti di rifiuti illegali nella Terra dei Fuochi, in provincia di Caserta. Nel corso della notte i militari dell’Esercito Italiano, impegnata in uno dei settori della ”Terra dei fuochi”, ed in servizio presso il Raggruppamento Campania, Gruppo Tattico “Sciabola”, con sede presso l’8° Reggimento Bersaglieri di Via Laviano Caserta, hanno consentito ai carabinieri di trarre o in arresto, per combustione illecita di rifiuti MITEV Dimitar, SLAVCHEV Tomo e GEORGIEV Iliyan, tutti di nazionalità Bulgara. I tre sono stati sorpresi e bloccati mentre erano intenti a bruciare, all’interno di un terreno demaniale, circa 6 metri quadrati di rifiuti speciali e pericolosi. Gli arrestati saranno giudicati con rito direttissimo. Questo intervento si aggiunge a due episodi avvenuti la scorsa settimana, il fermo di una donna che sversava rifiuti in una discarica abusiva nel comune di Giugliano, evento accaduto il 7 aprile scorso primo giorno di pattugliamento, ed il fermo di un uomo ed una donna cinesi fermati nel comune di Palma Campania (Napoli) sorpresi a gettare del pellame. Tutti gli interventi sono stati effettuati in flagranza di reato permettendo alle Forze dell’ordine, intervenuti successivamente, di procedere alla denuncia. Prosegue, dunque, con successo l’operazione “Strade Sicure”, voluta dal Ministero della Difesa per la tutela della popolazione nei quartieri e nelle città più a rischio. Tra le forze da schierare anche i militari dell’Esercito, con compiti di vigilare le città aiutando le forze di polizia locali (Carabinieri e Polizia di Stato). Il tutto nacque con il decreto legge 92 del 23 maggio 2008, successivamente convertito nella legge 125 del 24 luglio 2008 e successive integrazioni, in modo che i Prefetti delle Province avessero un ulteriore forza in aiuto per servizi di vigilanza a siti e obiettivi “sensibili”. In seguito rinnovato dal decreto legge numero 78 del 1 luglio 2009. L’operazione è quindi iniziata il 4 agosto 2008 è stata prorogata fino al 31 giugno 2013. L’idea è quella di utilizzare personale militare, appartenente all’Esercito (inizialmente 2600), alla Marina (inizialmente 220), all’Aeronautica (inizialmente 80) e ai Carabinieri(inizialmente 100), per vigilare le aree metropolitane o comunque densamente popolate. Inoltre di aiutare le forze di Polizia per perlustrazioni e attività di pattugliamento. La pianificazione e il coordinamento dell’operazione è stata affidata al Comando Operativo di vertice Interforze (COI), mentre la gestione sul campo viene effettuata dal 1º Comando Forze Operative di Difesa (COMFOD 1) presso Vittorio Veneto e dal 2º Comando Forze Operative di Difesa (COMFOD 2) presso San Giorgio a Cremano. Alla più tipica operazione di Strade Sicure per reprimere episodi criminosi in città, il Governo ha ora deciso l’intervento dell’Esercito anche nella Terra dei Fuochi.

Nunzio De Pinto

 

 

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