Nel primo semestre del 2015 sono diminuiti i roghi di rifiuti nel Casertano rispetto allo stesso periodo degli ultimi tre anni ma in alcuni Comuni, ricadenti in pieno nella fascia della Terra dei Fuochi, come San Marcellino, Casal di Principe, Marcianise, o i Comuni del litorale domizio, il fenomeno è ancora preoccupante e gli interventi dei vigili del fuoco sono aumentati rispetto al 2014. I dati sono stati diffusi oggi alla Prefettura di Caserta durante la riunione operativa convocata dal Commissario Straordinario per i roghi tossici Donato Cafagna cui hanno preso parte i rappresentanti delle forze dell’ordine e del Raggruppamento Campania dell’Esercito che effettua quotidianamente i pattugliamenti nelle aree sensibili. In particolare fino al 31 giugno di quest’anno i roghi nel Casertano per i quali sono intervenuti i Vigili del Fuoco sono stati 240, contro i 265 del 2014, i 367 del 2013 e i 705 del 2012, anno in cui è stata creata la struttura guidata da Cafagna. “Gli interventi nella provincia di Caserta hanno avuto una contrazione del 70%, mentre nel Napoletano il calo è del 50%” ha spiegato Cafagna. “Resta però il dato inquietante – ha proseguito – dell’alto numero nel Casertano di incendi di gomme e pneumatici, 12 nei primi sei mesi; questi roghi producono i maggiori danni alle persone, in particolari agli occhi e ai polmoni, per cui sollecito i Comuni, come già fatto più volte, a rivolgersi alla società Ecopneus, che ha il compito di ritirare i pneumatici abbandonati sulle strade. Al presidente Vincenzo De Luca, invece, chiederò di attuare la normativa che prevede che la Regione finanzi kit per rimuovere l’amianto abbandonato in terreni privati. Ai Comuni, inoltre, ricordo che esiste il reato di omessa bonifica nel caso in cui il privato non ottemperi alla richiesta di ripulire l’area e che devono istituire gli albi delle aree interessate dai roghi che non possono più essere usate a fini produttivi fino alla completa bonifica”. Sono stati ben quindici, invece, i roghi di materiale in plastica, stesso numero per i roghi di pellame e stoffe; gli episodi sono avvenuti in gran parte nella fascia oraria dalle 18 alle 24 (95) e nelle prime ore del mattino (80). I Comuni casertani maggiormente colpiti dal fenomeno sono quelli costieri: a Castel Volturno sono stati registrati 26 roghi tossici, a Mondragone 12. A Casal di Principe sono stati nove i roghi, 14 ad Aversa (nove nel 2014), 15 a Marcianise (8 lo scorso anno), 11 a San Marcellino, comune gestito dal commissario prefettizio Luigi Palmieri che ha denunciato anche “l’inadeguatezza delle forze messe in campo dall’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti” rispetto ad un territorio dove lo sversamento illecito prosegue senza sosta anche per “la cronica assenza della Polizia Municipale”. Il rappresentante del Comune di Casapesenna ha segnalato che la strada provinciale Casapesenna-San Cipriano d’Aversa, oggetto appena un anno fa di un’attività straordinaria di rimozione dei rifiuti da parte della Provincia di Caserta, è di nuovo oggetto di sversamento illecito. Il sindaco di Cesa Enzo Guida ha invece denunciato la grave situazione riguardante la strada che sorge al confine con i Comuni di Sant’Arpino e Sant’Antimo (Napoli) dove si sversano e si bruciano rifiuti in modo costante. “Lo sversamento – ha spiegato – avviene soprattutto dalla parte del Comune di Sant’Antimo nei pressi dell’isola ecologica comunale; lì ci sono delle telecamere che potrebbe essere orientate diversamente in modo da frenare il fenomeno. Al momento però dal Comune di Sant’Antimo nessuno ci ha risposto”.

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