A distanza di tre giorni dall’omicidio del fratello Emanuele (e dell’autista Paolo Simone), mercoledì sera è stato ucciso anche suo fratello Pasquale Tatone, boss di Quarto Oggiaro, ammazzato a colpi di arma da fuoco nella sua auto nel cuore del quartiere di Milano dove da anni la famiglia gestisce il traffico di droga.
L’agguato segna una svolta nelle indagini sul duplice omicidio di domenica scorsa in un campo al confine con Novate Milanese, che a questo punto si profila sempre più come l’inizio di una possibile faida negli ambienti della criminalità. E’ probabile che qualcuno voglia eliminare dalla piazza la famiglia Tatone, originaria di Casaluce in provincia di Caserta, che forse da “troppo tempo” ha il controllo del territorio. Una cosa appare comunque chiara: Pasquale Tatone era tranquillo, non immaginava di essere un bersaglio. Altrimenti non sarebbe andato a vedere la partita in un locale di Quarto Oggiaro senza protezione, e non sarebbe andato via in auto da solo, intorno alle 22.30. Chi lo ha ucciso ha atteso che entrasse nella vettura parcheggiata in via Pascarella, all’altezza del civico 11, e poi gli ha sparato contro diversi colpi dalla parte del guidatore.












