Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato a sei anni di carcere per violenza sessuale pluriaggravata e continuata Francesco De Lucia, ex titolare di un maneggio del Casertano che era stato accusato di aver molestato sette sue allieve, tutte minorenni all’epoca dei fatti; le ragazze avevano un’età compresa tra i 6 e i 14 anni. De Lucia era finito agli arresti domiciliari il 30 settembre dello scorso anno, poi è tornato in libertà. La Polizia di Stato (Squadra Mobile di Caserta) lo aveva arrestato nell’ambito di un’indagine piuttosto rapida del pool «fasce deboli» della Procura di Santa Maria Capua Vetere, partita dalla denuncia di un’allieva 14enne, che ad inizio 2019 aveva trovato il coraggio di contattare il «Telefono azzurro» invocando aiuto, e raccontando degli abusi e delle molestie subite da quando frequentava il maneggio; alla prima denunciante, se n’è aggiunta una seconda, e poi altre cinque allieve.

Le sette ragazzine (difese tra gli altri dagli avvocati Giuseppe Buonanno, Erica Cantiello e Gaetano Ambrosca) hanno raccontato delle «attenzioni particolari» che il titolare del maneggio, che era anche istruttore di equitazione, riservava loro, sia insieme che separatamente. L’uomo, fino alla fine del processo, si è proclamato innocente, prendendo anche la parola prima che il gup Alessandra Grammatica si ritirasse per emettere la sentenza; ha detto di essersi comportato da padre con le allieve, e di non aver fatto mai nulla di male. Dal canto suo la Procura (sostituto Annalisa Imparato) aveva chiesto una pena di sei anni e otto mesi, e il magistrato ha accolto quasi in toto la richiesta.

 

 

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