Saranno aumentati i presidi delle forze dell’ordine nei tre Comuni del Casertano, Casal di Principe, Casapesenna e Castel Volturno, un tempo roccaforti del clan dei Casalesi, dove domenica si torna al voto in seguito allo scioglimento nel 2012 delle precedenti amministrazioni per infiltrazioni camorristiche. Solo la Questura ha previsto che su strada ci siano otto equipaggi in più, sia auto con i colori della Polizia che in borghese; numeri più o meno simili per i carabinieri. L’obiettivo è aumentare la vigilanza sui seggi elettorali e sui comitati, ma anche su alcuni siti sensibili come i beni confiscati, alla luce del recente pentimento del boss dei Casalesi Antonio Iovino, detto “‘o ninno”, ritenuto il “Ministro dell’Economia” del clan indebolito dall’azione delle forze dell’ordine e della magistratura. Dai tre comuni non sono comunque pervenuti, al momento, segnali particolari, ma il presidio è stato rafforzato anche per controllare eventuali reazioni o dimostrazioni di forza da parte delle cosche e quindi per rassicurare i cittadini. I tre Comuni, che si preparano ad andare al voto con un misto di disincanto e di speranza, furono sciolti nel 2012 poco prima della tornata elettorale quando già erano state presentate le liste per le amministrative. Allora fu grande la delusione di candidati e cittadini ma, in tutte e tre le circostanze, furono delicate inchieste della Dda di Napoli relative agli ex amministratori dei tre Comuni a convincere il Governo presieduto da Mario Monti a decretarne lo scioglimento. A Casal di Principe nessun partito si è presentato con il proprio simbolo ma solo con liste civiche: tra i favoriti alla corsa di sindaco – sette in tutto i candidati – c’è Renato Natale, medico ed ex primo cittadino di Casale dal novembre del 1993 al dicembre dell’anno successivo (fu cacciato dalla sua maggioranza, ndr), da sempre impegnato contro i clan e sostenuto da liste di sinistra, vicine a Pd e Sel, ma anche da liste di destra; in una delle sue liste si è presentato l’astrofisico di 38 anni Michele Cantiello tornato dal Canada perché “è questo il momento di candidarsi per il bene del mio paese”. Altro candidato sindaco è Enrico Maria Natale, sostenuto da liste vicine a Forza Italia, studente di Lettere di 29 anni figlio dell’avvocato Mario Natale, noto per essere stato presidente dell’Albanova Calcio, squadra che negli anni ’90 era controllata, come emerse dalle indagini DDA, dal boss Francesco Sandokan Schiavone; c’è poi Elisabetta Corvino, ex segretaria cittadina dell’Udeur, e Francesco De Angelis, espressione del Movimento 5 Stelle. Solo due i candidati nella vicina Casapesenna, roccaforte del clan che fa capo a Michele Zagaria; c’è Marcello De Rosa, fratello dell’ex vice-sindaco. Quattro i candidati sindaco a Castel Volturno: tra questi Dimitri Russo, commercialista di 42 anni sostenuto da Pd, Sel e due civiche, nella cui liste si è presentata la trans Laura Matrone (Pd), la cui candidatura ha suscitato parecchie polemiche, e Cesare Diana (FI, Fratelli D’Italia e 5 civiche). Per l’Ncd si presenta invece l’imprenditore Emilio Alfano.