Hamas e il presidente russo Vladimir Putin “rappresentano minacce diverse ma hanno una cosa in comune: vogliono annientare le democrazie” che sono loro vicine. “Non possiamo lasciarli vincere. Rifiuto di farlo accadere”. Joe Biden lancia il suo appello agli americani e al Congresso: continuare a sostenere e difendere Israele e Ucraina è “nel nostro interesse, è vitale per la nostra sicurezza nazionale”. Dallo Studio Ovale il presidente americano descrive un mondo a un “punto di svolta nella storia. La leadership americana è quello che tiene il mondo insieme. Siamo ancora oggi un faro. I nostri valori ci rendono un partner con cui altri Paesi vogliono lavorare. Non vale la pena mettere tutto questo è rischio scaricando l’Ucraina o girando le spalle a Israele”. Biden racconta agli americani la sua recente visita in Israele e l’orrore dell’attacco di Hamas, ribadendo che l’esplosione all’ospedale di Gaza non è stata causata da Israele. Il presidente però non dimentica i palestinesi. “Gli Stati Uniti restano impegnati al loro diritto di dignità e autodeterminazione. Le azioni dei terroristi di Hamas non lo fanno sparire. Non possiamo ignorare l’umanità di innocenti palestinesi che vogliono solo vivere in pace e avere un’opportunità”, dice Biden secondo il quale “non si può mollare sulla pace. Non possiamo mollare sulla soluzione dei due Stati”. Sull’Ucraina Biden spiega perché è necessario fermare Putin. “La storia ci ha insegnato che quando i dittatori non pagano possono causare più morte e distruzione. Quindi se non fermiamo l’appetito di Putin per il potere e il controllo dell’Ucraina, non si limiterà solo” a Kiev, mette in evidenza. E in questo quadro Biden si appresta a chiedere al Congresso un pacchetto – stimato secondo indiscrezioni in 100 miliardi di dollari – “per finanziare i bisogni di sicurezza nazionale americani sostenendo i nostri partner, inclusi Israele e l’Ucraina”. Una misura che arriva in un Congresso spaccato e senza Speaker della Camera, e al quale il presidente chiede di accantonare la politica e agire nell’interesse nazionale.