Giuseppe Conte, leader del M5S ed ex premier risponde alle domande sulla legge varata dal suo governo nel 2018. Era un provvedimento formulato dopo la tragedia del Ponte Morandi a Genova che conteneva anche norme e deroghe riguardanti Ischia. A domanda diretta di Lucia Annuziata Conte ha risposto così: «L’apprezzo perchè ha letto l’articolo 25 del decreto sul Ponte ma le dico che non era affatto un condono», ha dichiarato parlando alla trasmissione ‘Mezz’ora in più’. «È uno dei primi dossier che abbiamo assolto – ha osservato in un altro passaggio – con senso di responsabilità cercando di sbloccare una situazione che c’era senza derogare ai vincoli idrogeologici». «Era una procedura di semplificazione», ha aggiunto successivamente incalzato dalla giornalista. «A Ischia – ha osservato Conte – c’era un blocco totale: a Ischia c’erano richieste di condono precedenti al terremoto per circa 28mila abitazioni. C’erano richieste per i danni del terremoto per 1100 abitazioni, per cercare di accelerare quelle pratiche è stato introdotto l’articolo 25 che non è un condono ma ha definito la procedura alla luce della legislazione già vigente per esaminare quelle pratiche, dare una risposta». «Rifarei quelle norme del 2018? Quel dossier fu istruito molto bene, c’erano delle perplessità perchè la situazione oggettiva di Ischia è molto complicata. Ma è una situazione che deve essere risolta. Non si può dire: abbattiamo tutte le case e diamo alle famiglie un’altra isola dove abitare. Si tratta di inserirsi in un percorso già avviato e abbiamo cercato di sbloccare una situazione», ha detto Conte alla trasmissione di Rai3.