Dopo le croci uncinate disegnate sui muri di Parigi e Strasburgo, le minacce alle sinagoghe e alle scuole – per un totale di quasi 1.000 atti antisemiti dal 7 ottobre – in Francia una donna è stata pugnalata in casa da uno sconosciuto con il volto coperto, che ha suonato alla porta e l’ha aggredita. Poi è fuggito, non prima di aver inciso con il coltello una svastica sulla porta della casa. Proprio accanto alle “mezuzah”, i rotoli delle pergamene con i passi della Torah che sono frequentemente esposti sullo stipite della porta di casa dagli ebrei. E’ accaduto poco dopo le 13 nel 3/o arrondissement di Lione, nel quartiere di Montluc, nella rue Jeanne-Hachette, un viale con una lunga fila di palazzi bianchi, piuttosto familiari, tutti con terrazzini o balconi. Qualcuno ha suonato alla porta e la donna, di 30 anni, è andata ad aprire. Ai poliziotti che l’hanno interrogata a lungo nel suo letto d’ospedale – due coltellate l’hanno raggiunta all’addome ma non è in pericolo di vita – ha raccontato che l’uomo, vestito di nero e con il volto coperto gli ha detto semplicemente “buongiorno”. Poi l’ha assalita con il coltello. “La famiglia – ha detto a BFM TV l’avvocato della vittima, Stéphane Drai – è nota per essere una famiglia di confessione ebraica”. Prima di fuggire, l’uomo ha inciso una svastica sulla porta della sua vittima. La polizia al momento non esclude nulla, ma le fonti del quotidiano locale, Le Progrès, assicurano che la pista privilegiata è quella dell’aggressione antisemita. L’inchiesta è stata immediatamente aperta per “tentato omicidio” ed affidata alla polizia giudiziaria. Per l’avvocato Drai, “il movente antisemita è già dimostrato”. “La vittima, la sua famiglia e tutta la comunità ebraica sono sotto shock – ha dichiarato il legale – dopo le parole e le i ‘tag’ sui muri, c’è stato un passaggio all’azione. Aprendo la porta di casa, non sapevamo, fino ad ora in Francia, che si può essere vittima di un’aggressione antisemita che può essere definita come tentato omicidio”.