Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha annunciato che almeno 70 persone sono state uccise in un attacco israeliano che ha colpito il campo profughi di al-Maghazi, nel centro della Striscia. Il ministero ha affermato che l’attacco israeliano ha distrutto almeno tre case nel campo. Il portavoce del ministero, Ashraf al-Qudra, ha spiegato che il raid ha distrutto un “isolato residenziale” e che il “bilancio probabilmente aumenterà” dato il gran numero di famiglie che risiedono lì. In un altro episodio, il ministero ha detto che 10 membri di una famiglia sono stati uccisi in un raid nel campo di Jabalia. L’esercito israeliano ha ulteriormente elevato oggi lo stato di allerta al confine con il Libano e ha chiuso al traffico ampie porzioni della Alta Galilea. Posti di blocco sono stati istituiti in una decina di importanti incroci stradali fra cui quelli di Sasa, Baram, Banyas e Naftali. Le principali citta’ dell’Alta Galilea, Kiryat Shomona e Metulla, sono completamente deserte. Molti edifici sono stati danneggiati dal fuoco proveniente dal Libano. Dall’inizio della guerra 80 mila israeliani residenti in prossimita’ del confine col Libano sono stati costretti a sfollare. I loro rappresentanti ribadiscono che non torneranno in quelle localita’ fino a quando gli Hezbollah non saranno allontanati dall’area di confine. Almeno 16 palestinesi sono stati uccisi e diverse case danneggiate da un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Maghazi, nel centro di Gaza. Lo hanno detto funzionari sanitari palestinesi dell’ospedale Shuhada Al-Aqsa citati dal Guardian. Secondo i funzionari, il bilancio delle vittime potrebbe aumentare.

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