Il premier israeliano Netanyahu fa sapere che “Israele risponderà all’attacco dell’Iran, ma lo farà in maniera saggia e non di pancia”. Teheran dovrà aspettare “nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l’attacco”, aggiunge. “Qualsiasi aggressione incontrerà una risposta ancora più forte”, minacciano le forze armate dell’Iran. La risposta all’Iran non metterà in pericolo i Paesi arabi della regione. Questa l’assicurazione – secondo la tv Kan – che Israele ha dato a Egitto, Giordania e agli Stati del Golfo informandoli che la sua azione contro l’Iran sarà effettuata in modo da non coinvolgere loro in una eventuale contro risposta da parte di Teheran. La mossa di Israele è arrivata dopo che i comandanti iraniani hanno minacciato lo Stato ebraico e i suoi alleati di un attacco maggiore se ci fosse stata una reazione armata israeliana ai 300 e passa droni e missili lanciati da Teheran. L’inefficacia del Consiglio di Sicurezza dell’Onu nel fermare le azioni israeliane non ha lasciato altra scelta all’Iran se non quella di ricorrere a un’operazione difensiva e punire Israele, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian. Lo riporta Mehr. Parlando con il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres durante una conversazione telefonica ieri sera, ha aggiunto che l’Iran era in grado di portare a termine l’attacco in un ambito più ampio, ma ha preso di mira solo alcune postazioni militari israeliane, da dove hanno attaccato il consolato iraniano a Damasco. Secondo Mehr, Guterres, da parte sua, ha chiesto alle parti coinvolte nei conflitti regionali una continua moderazione. Nuovo altolà dell’Iran a Israele. “Gli israeliani non devono ripetere l’errore strategico dell’attacco al consolato, altrimenti l’Iran risponderà in pochi secondi”, assicura il vice ministro degli Esteri Ali Bagheri. L’alto portavoce delle forze armate Abolfazl Shekarchi ammonisce: “Consigliamo ai leader di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania di essere saggi, di non gettarsi nel fuoco ardente e di smettere di sostenere il regime declinante, terrorista e malvagio di Israele”, afferma, come riporta Isna, sostenendo che “se qualcuno si muove oltre il suo limite, l’Iran gli taglierà le gambe con maggiore forza”. “L’attacco dell’Iran, volto a punire l’aggressore Israele, ha avuto successo e ora annunciamo con decisione che qualsiasi mossa di ritorsione contro l’Iran riceverà una risposta orribile, diffusa e dolorosa”: lo ha dichiarato il presidente iraniano Ebrahim Raisi, durante una conversazione telefonica con l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani nella tarda serata di ieri. Il Pentagono afferma che gli ulteriori squadroni di aerei da caccia americani trasferiti in Medio Oriente per proteggere Israele dall’attacco di domenica da parte dell’Iran rimangono nella regione. Lo riportano i media Usa, citando il portavoce della Difesa americana Pat Ryder. L’ufficiale ha spiegato che alle operazioni hanno partecipato anche i cacciatorpediniere Uss Carney e Uss Arleigh Burke, abbattendo missili dal mare.