Hamas ha accusato Israele di essere responsabile della fine della tregua e della ripresa della guerra a Gaza. In un comunicato diffuso dai media del movimento armato palestinese si legge: “Riteniamo l’occupazione (Israele) responsabile della ripresa del conflitto dell’aggressione contro Gaza”. “Per tutta la notte si sono svolte trattative per prolungare la tregua e Hamas aveva offerto di scambiare altri prigionieri”, prosegue il comunicato riferendosi anche agli ostaggi israeliani. “Ma l’occupazione ha rifiutato tutte le offerte perché aveva già deciso di riprendere l’aggressione criminale”, conclude il comunicato. Israele ritiene che dopo alcuni giorni di combattimento Hamas sarà di nuovo disponibile alla liberazione di altri ostaggi. Lo ha detto una fonte politica israeliana ai media nazionali. “Le trattative si svolgeranno in parallelo al fuoco”, ha aggiunto. “Hamas può sempre presentarci una lista di dieci donne da liberare ed allora prenderemo in esame una tregua di un giorno”. Stasera intanto sarà nuovamente riunito il gabinetto di guerra israeliano. La Francia ritiene ”indispensabile” una ripresa della tregua tra Israele e Hamas: lo ha detto la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, a margine della Cop28 a Dubai. “La rottura della tregua è una cattivissima notizia, deplorevole, perché non fornisce alcuna soluzione e complica la risoluzione di tutte le questioni che si pongono”, ha proseguito Colonna, che si trova attualmente a Dubai, negli Emirati arabi Uniti, assieme al presidente Emmanuel Macron. Il presidente francese ha incontrato il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi a margine della Cop28 . I colloqui – riferisce il portavoce ufficiale della presidenza egiziana – si sono incentrati sul cambiamento climatico ma anche sulla situazione nella Striscia di Gaza, oltre che sui rapporti bilaterali “tra i due paesi amici, alla luce della natura strategica di tali relazioni in diversi ambiti”. Il presidente ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco e l’ingresso di più aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, nonché gli sforzi egiziani per accogliere i palestinesi feriti ed evacuare i cittadini stranieri. I due presidenti hanno poi concordato – aggiunge la nota della presidenza egiziana – “sull’importanza di trovare soluzioni urgenti alla crisi attuale e di agire per garantire l’accesso agli aiuti umanitari, sottolineando al contempo l’importanza di avviare un processo politico globale volto a raggiungere una giusta soluzione della causa palestinese sulla base dei due Stati in conformità con i riferimenti internazionali pertinenti”. La situazione a Gaza “è oltre il punto di crisi” e la ripresa delle ostilità è “catastrofica”, ha denunciato oggi l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk. I “recenti commenti di leader politici e militari israeliani che indicano che stanno progettando di estendere e intensificare l’offensiva militare sono molto preoccupanti”, ha aggiunto in un commento reso noto a Ginevra. L’Alto commissario ha quindi esortato “tutte le parti e gli Stati che esercitano influenza su di esse a raddoppiare immediatamente gli sforzi per garantire un cessate il fuoco, per motivi umanitari e relativi ai diritti umani”. Dal 7 ottobre, “migliaia di palestinesi sono stati uccisi a Gaza, secondo il ministero della Sanità di Gaza. Altri ora affrontano la stessa sorte. Altri rischiano di essere sfollati con la forza in parti di Gaza già gravemente sovraffollate e insalubri”, ha affermato. L’esercito israeliano ha annunciato sul proprio canale Telegram la ripresa dei combattimenti nella Striscia di Gaza. “Hamas ha violato la pausa operativa – spiega l’Idf – e, inoltre, ha sparato verso il territorio israeliano. L’Idf ha ripreso i combattimenti contro i terroristi di Hamas nella Striscia di Gaza”. L’esercito israeliano ha annunciato sul proprio canale Telegram che i sistemi di difesa aerea hanno intercettato un lancio proveniente dalla Striscia di Gaza. La tregua tra Israele e Hamas scadrà alle 7 locali, le 6 in Italia, anche se il Wall Street Journal ha annunciato che le due parti avrebbero concordato un ulteriore giorno del cessate il fuoco. Nessun annuncio ufficiale è arrivato né da Hamas né da Israele e, dunque, alle 7 locali, le 6 in Italia, la tregua del conflitto in Medio Oriente è scaduta. L’ufficio del Primo Ministro israeliano rende noto in un comunicato che Hamas “ha violato il quadro di riferimento (dell’accordo), non ha rispettato l’obbligo di rilasciare tutte le donne in ostaggio e ha sparato razzi contro Israele”. “In mezzo al ritorno ai combattimenti, sottolineiamo che il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra – liberare i nostri ostaggi, eliminare Hamas e assicurare che Gaza non possa mai più minacciare il popolo di Israele”. Secondo fonti di Doha, i colloqui per la tregua a Gaza tra i mediatori del Qatar e dell’Egitto “continuano”, nonostante siano ripresi i combattimenti. Dopo che gli intensi colloqui notturni non sono riusciti a garantire un ottavo giorno di cessate il fuoco, negoziazioni tra Israele e Hamas per rinnovare la tregua a Gaza con i mediatori del Qatar e dell’Egitto stanno proseguendo nonostante i nuovi scontri. Lo ha dichiarato all’Afp una fonte informata che ha chiesto di restare anonima. “I negoziati sono ancora in corso con i mediatori qatarioti ed egiziani, nonostante la ripresa degli attacchi aerei israeliani su Gaza”, ha detto la fonte. In queste ore “purtroppo c’è un peggioramento della situazione” tra Israele e Hamas. “Dopo il cessate il fuoco speravamo si potesse prolungare, abbiamo tutti insistito perché ci fosse ancora qualche giorno per permettere gli aiuti ai civili di Gaza”. Ma “evidentemente Hamas con l’attentato di ieri e il lancio di razzi stamane ha voluto far capire chiaramente che non c’è possibilità di dialogo”. Lo ha detto Antonio Tajani a Radio24. Ora “bisogna continuare a lavorare perché i segnali sono che c’è ancora dialogo grazie al Qatar”.Il dialogo internazionale “continua ma non è facile, speriamo che si possa risolvere la questione ostaggi”. L’esercito israeliano sta conducendo una serie di attacchi aerei contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza questa mattina, ha dichiarato il portavoce dell’esercito. L’Idf afferma che diversi razzi sono stati lanciati da Gaza poco prima delle 7 del mattino (ora locale), facendo scattare le sirene nella comunità meridionale di Holit. Diversi altri lanci da Gaza sono arrivati intorno alle 6 del mattino. Secondo fonti di Hamas, attacchi aerei israeliani hanno colpito il sud di Gaza, compresa la comunità di Abassan, a est della città di Khan Younis. Il ministero della Sanità gestito da Hamas afferma che tre persone sono state uccise in raid aerei israeliani a Rafah, nel sud della Striscia, come riportano i media israeliani. Altri attacchi aerei avrebbero colpito la città di Al-Karara, a nord di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. L’ufficio governativo per le comunicazioni di Gaza, un ente gestito da Hamas, ha accusato “la comunità internazionale di essere responsabile della continuazione della guerra a Gaza”. Gli aerei da guerra dell’Idf stanno bombardando obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo annuncia lo stesso esercito israeliano sul proprio canale Telegram, aggiungendo anche di aver registrato il lancio di numerosi razzi da Gaza verso il territorio israeliano. Lanci che spiega l’Idf – non sono stati intercettati secondo il protocollo.