Il G20 denuncia “l’uso della forza” in Ucraina per conquiste “territoriali”: lo si legge nel testo della dichiarazione finale che però non menziona in forma esplicita l’aggressione della Russia. Per altro verso, i leader denunciano che le “crisi a cascata” rappresentano una minaccia per la crescita globale a lungo termine. Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, “ricordando la discussione di Bali, abbiamo ribadito le nostre posizioni nazionali e le risoluzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (A/RES/ES-11/1 e A/RES/ES- 11/6)”, sottolineando che tutti gli Stati “devono agire in modo coerente con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite nella sua interezza”. A tal proposito, si legge nella dichiarazione approvata nel primo giorno dei lavori, “tutti gli Stati devono astenersi dalla minaccia o dall’uso della forza per perseguire l’acquisizione territoriale contro l’integrità territoriale e la sovranità o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato”. In più, il G20 ribadisce che “l’uso o la minaccia di uso di armi nucleari è inammissibile”. I leader del G20 spingono sul fronte della transizione energetica e il cambiamento climatico e si impegnano a sostenere gli sforzi per triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030. Il gruppo delle principali economie sviluppate ed emergenti “perseguirà e incoraggerà gli sforzi per triplicare la capacità di energia rinnovabile”, riporta la dichiarazione finale dei leader, approvata nel primo dei due giorni di lavori. “Ci impegniamo ad accelerare urgentemente le nostre azioni per affrontare le crisi ambientali e le sfide, compreso il cambiamento climatico”, si legge ancora nel testo di quasi 40 pagine. Il G20 richiede la “piena, tempestiva ed efficace attuazione” dell’accordo sul grano, “efficace per garantire consegne immediate e senza ostacoli di grano, prodotti alimentari e fertilizzanti e input agricoli provenienti dalla Federazione Russa e dall’Ucraina. Questo è necessario per soddisfare la domanda nei Paesi in via di sviluppo e meno sviluppati, in particolare quelli africani”, si legge nella dichiarazione adottata dal G20 di New Delhi. “Riconosciamo la necessità di maggiori investimenti globali per raggiungere i nostri obiettivi climatici dell’accordo di Parigi, di aumentare rapidamente e sostanzialmente gli investimenti e la finanza climatica da miliardi a trilioni di dollari a livello globale da tutte le fonti”. “Enfatizzando l’importanza di sostenere la sicurezza alimentare ed energetica, noi abbiamo chiesto la cessazione della distruzione militare o di altri attacchi a infrastrutture rilevanti. Abbiamo anche espresso profonda preoccupazione per l’impatto negativo che i conflitti hanno sulla sicurezza dei civili, esacerbando così le fragilità e le vulnerabilità socioeconomiche esistenti e ostacolando una risposta umanitaria efficace”: così nella dichiarazione del G20 in un paragrafo successivo a quello in cui si chiede la piena attuazione dell’accordo sul grano, in cui non si citano i recenti attacchi contro l’Ucraina.