Il Coisp ha improvvisato a Ferrara un presidio di solidarietà verso gli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi, sotto le finestre dell’ufficio della madre Patrizia Moretti. Lei prima ne ha dato notizia, con tanto di foto, su Facebook, quindi è scesa in strada mostrando un’immagine del figlio morto. E’ accaduto questa mattina, il giorno seguente l’assoluzione della Moretti per diffamazione verso la pm Mariaemanuela Guerra.

Al sit-in hanno partecipato circa una ventina di agenti: “Sono poliziotti. Sono come quei quattro?”, ha scritto la Moretti sul proprio profilo. Una volta che la notizia si è diffusa, è intervenuto anche il sindaco Tiziano Tagliani che ha chiesto ai manifestanti di spostarsi per evitare provocazioni. Ne è nata anche una vivace discussione tra il primo cittadino e l’eurodeputato Potito Salatto che partecipava al sit in con gli agenti. Il Coisp organizza oggi in città il proprio congresso regionale, al quale aveva invitato proprio la Moretti.

Quando Patrizia Moretti è scesa in strada con l’immagine del figlio morto, i manifestanti del presidio Coisp si sono girati, le hanno dato le spalle ignorandola e hanno lasciato la piazza. La madre di Federico era accompagnata da due colleghe e avrebbe deciso di lasciare il proprio ufficio (é una dipendente comunale) a seguito del trattamento riservato al sindaco Tiziano Tagliani che aveva tentato di far spostare il sit-in anche per evitare che la stessa Moretti scendesse in strada. “Sapete quanto mi costi vedere e far vedere quella immagine, che mi distrugge profondamente. Però quando è necessario bisogna farlo”, ha raccontato la Moretti a ‘Radio Citta’ del Capò. “Non mi hanno mai rivolto lo sguardo – ha aggiunto -. Non mi guardavano nemmeno in faccia si sono girati dall’altra parte e piano piano se ne sono andati”, ha proseguito sottolineando: “E’ stata veramente una provocazione”.

 

 

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