Notte di proteste, e di tensioni, ai mercati generali di Torino. Cinque mesi dopo gli scontri in cui rimasero ferite 11 persone, i Sicobas sono tornati a manifestare contro le condizioni di lavoro praticate al Caat. La situazione è degenerata quando un gruppo di antagonisti ha dato vita a un fitto lancio di pietre, bulloni e petardi contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con lacrimogeni e cariche di alleggerimento.

Un ambulante, che ha avuto un litigio mentre cercava di entrare nel centro agroalimentare, è stato colto da infarto ed è morto. I manifestanti, poco più di duecento persone, si sono ritrovati ieri sera davanti ai mercati generali. “Autonomia contro potere”, la scritta sulle bandiere rosse sventolate accanto allo striscione “contratto unico per i lavoratori del Caat”. Circa un migliaio di lavoratori ufficiali e altrettanti irregolari – denuncia il Sicobas -, il facchinaggio gestito da qualche decina di cooperative, molte arruolate con metodi “da caporalato”, con lavoratori “sottopagati, spesso in nero, e in condizioni di schiavitù”. Per il Sicobas, insomma, la stessa situazione di cinque mesi fa, quando un grossista – che a dicembre sarà processato per tentato omicidio – cercò di forzare il blocco ai cancelli investendo con l’auto tre manifestanti, feriti in modo lieve, e sfiorando due agenti.

 

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