Ammonta a oltre 2 milioni e mezzo di euro il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro nell’operazione compiuta stamani da agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Bari e di Lecce che hanno eseguito finora 9 delle 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla procura nei confronti di presunti affiliati alla criminalita’ organizzata pugliese.
L’operazione avviene nell’ambito di una indagine che riguarda investimenti ed impieghi di denaro derivanti da attivita’ illecite da parte di esponenti di rilievo del clan Capriati di Bari. Tra i beni sequestrati, anche un noto ristorante della citta’ vecchia di Bari, ‘Il signor pomodoro’, in piazza del Ferrarese. Un ristorante che in pochissimo tempo, dopo il cambio di gestione – ex ‘Oolivoo’, del quale anche il cantante pugliese Albano Carrisi, del tutto estraneo all’operazione della Dia, aveva una quota societaria pari al 3%) – e un nome tutto nuovo, era riuscito a guadagnarsi anche l’attenzione dei recensori di Tripadvisor. La Dia ha inoltre sequestrato quattro immobili, due a Bari e due ad Acquavia delle Fonti (Bari), un garage nel quartiere Madonnella del capoluogo pugliese, autorimesse, autolavaggi, una concessionaria di Modugno (Bari), al cui interno sono state censite 150 auto, e numerosi conti correnti bancari. Tra le persone arrestate – a quanto si e’ appreso – ci sono anche tre donne, una delle quali avrebbe avuto nella organizzazione un ruolo di rilievo.