Un truffa da oltre 300mila euro: è una delle ipotesi che gli investigatori e gli inquirenti stanno cercando di verificare per risalire al movente che ha spinto Giovanni Vantaggiato a compiere l’attentato davanti alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. Lo scrive il sito del quotidiano ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’.

Qualche settimana prima dell’attentato, si legge nel sito, era arrivato a conclusione al tribunale di Brindisi – che si trova proprio alle spalle della scuola – un processo che vedeva coinvolto come vittima il titolare del deposito carburanti di Copertino. L’uomo avrebbe subito una truffa di oltre 300mila euro per una fornitura di carburante e si sarebbe sentito vittima di malagiustizia poich‚ la giudice non aveva condannato tutti gli imputati. La decisione di prendere di mira la scuola sarebbe stata dunque presa, ipotizza il quotidiano, per evitare le misure di sicurezza davanti al palazzo di Giustizia.

 

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