Seconda giornata di proteste degli autotrasportatori siciliani dell’Aias e dei produttori agricoli del Movimento dei forconi. Aumenta la presenza di camion e mezzi pesanti ai caselli in entrata e uscita da Messina. Presidi sono stati organizzati ai caselli di Divieto a Villafranca Tirrena sull’autostrada Messina-Palermo e Tremestieri sul versante opposto.

In entrambi i sensi di marcia e’ stato creato un varco dove le auto, i pullman e gli altri mezzi transitano con qualche rallentamento. A Palermo i padroncini continuano a presidiare il porto. A Catania tir bloccati in fila all’uscita del casello autostradale di San Gregorio, sia in direzione Catania, sia in direzione Messina. Tra le ragioni della protesta l’aumento del costo del carburante, la mancanza di regolamentazione dei pagamenti della committenza, il cartello imposto dalle compagnie assicurative e una rete infrastrutturale inadeguata. In provincia di Siracusa hanno trascorso la notte dentro le tende i manifestanti riunitisi sotto la sigla di ‘Forza d’urto’. Permangono i presidi sulla statale 114, a ridosso dell’ingresso della raffineria Isab Nord di Priolo, in contrada Spalla, tra Siracusa e Priolo, agli svincoli autostradali di Avola, Rosolini e Lentini e sulla statale “194”.

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