Una lite la sera precedente e problemi di salute sarebbero alla base del suicidio di Alberto Montanari, 69 anni, agricoltore di Castelnovo Sotto, nel Reggiano, e del tentato omicidio della moglie Simona Balladini, 65 anni.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Guastalla, ieri a pranzo il pensionato avrebbe messo sul tavolo una bottiglia di vino in cui aveva sciolto una dose massiccia di insetticida usato in agricoltura. La moglie se n’e’ versata un bicchiere mischiato con l’acqua e ne ha bevuto un sorso. Ma il sapore forte dell’insetticida l’ha subito bloccata. E’ bastata quella dose perche’ la donna si sentisse male. E’ intervenuto il figlio della coppia, Fabio, che l’ha portata in ospedale. Quando e’ tornato dal padre lo ha trovato morto. Subito sono stati chiamati il 118 e i carabinieri. Da quello che e’ stato ricostruito, pare che l’agricoltore, dopo che la moglie e il figlio si erano allontanati, abbia bevuto un intero bicchiere di vino mischiato con l’insetticida e sia morto per intossicazione. I militari hanno perquisito la casa e la vicina stalla, trovando un flacone di un potente insetticida usato dall’agricoltore per la sua attivita’ nei campi. Secondo gli inquirenti sarebbe stato quello il veleno unito al vino. Il sostituto procuratore Domenico Ambrosino, che segue il caso, ha disposto l’autopsia sul corpo di Alberto Montanari, per verificare se sia stato proprio quell’insetticida a uccidere il 69enne e ad intossicare la moglie. Inoltre ha disposto il sequestro della stalla in attesa che vengano fatti tutti gli accertamenti del caso. Per il momento l’ipotesi di reato (estinto per morte del presunto reo) e’ quella del tentato omicidio, ma il magistrato vuole capire con precisione se da parte dell’agricoltore ci sia stata l’effettiva volonta’ di uccidere la moglie. Secondo quanto raccolto anche attraverso l’interrogatorio della 65enne, condotto dai carabinieri, pare che la sera prima i due coniugi abbiano avuto una lite per questioni familiari. Quella potrebbe essere stata la causa scatenante del tentativo di omicidio, unita a un periodo di particolare debolezza del 69enne, che aveva avuto problemi di salute e stava assumendo medicinali che possono aver influito sul suo comportamento. Circostanza, questa, che potra’ essere chiarita solo con il risultato degli esami tossicologici. La moglie e’ ricoverata a Reggio Emilia, in medicina d’urgenza, sotto osservazione. E’ fuori pericolo, ma i medici vogliono essere sicuri che non possa avere ulteriori conseguenze dovute all’intossicazione.