Bancomat, carte di credito e carte prepagate più sicure in Italia che, ad esempio in Francia o Gb, a parità di volume di transazioni. Ma il ‘furbetto informatico e’ sempre in agguato, soprattutto su internet e soprattutto per chi gioca sui siti on line (poker ad esempio).
E’ quanto emerge dal “Rapporto statistico sulle frodi con le carte di pagamento” elaborato ogni anno dal Dipartimento del Tesoro secondo cui nel 2011 pagare con bancomat, carte di credito e carte prepagate in Italia sta diventando sempre meno ‘pericoloso’. In valori assoluti nel 2011 si sono registrate 284.339 “transazioni non riconosciute” per un valore di quasi 52 milioni di euro contro le 319.818 registrate nel 2010 corrispondenti a circa 60 milioni di euro di valore. Cifre importanti ma che risultano essere molto al di sotto dei valori riscontrati in altri paesi europei. Il tasso di frode per l’Italia nel 2011 (valore del frodato sul totale delle transazioni effettuate) risulta pari a 0,0196% (in diminuzione, rispetto al tasso del 2010, del 13,6%), molto inferiore all’analogo valore di Gb (0,061%), Francia (0,061%) e Australia (0,051%). Oltre al valore, anche rispetto al numero delle transazioni il fenomeno risulta in calo. La frequenza di operazioni non riconosciute nel 2011 sul totale delle transazioni effettuate infatti è pari allo 0,0121%, circa il 14% in meno sul 2010. “L’Italia è ancora il popolo del bancomat che usa la carta più per prelevare contante che come normale mezzo di pagamento alternativo al contante. Eppure in Italia l’utilizzo della carta risulta più sicuro che in altri paesi. – commenta Giuseppe Maresca, Direttore per la prevenzione dei reati finanziari presso il Dipartimento del Tesoro – Quest’anno con il Rapporto annuale abbiamo fatto un confronto con altri paesi ed è emerso come, a parità di transazioni, la Francia e la Gran Bretagna, ad esempio, subiscano più del doppio delle perdite rispetto all’Italia, con un’altra grande differenza: in Italia le frodi più numerose riguardano transazioni con l’estero, mentre in questi paesi il fenomeno appare più nazionale”. Rispetto ai canali utilizzati, quello Internet risulta in crescita nel 2011 rispetto agli altri due presi in esame (prelievi Atm e Pos) che risultano comunque ancora i canali più diffusi di utilizzo delle carte con, di conseguenza un’incidenza maggiore del tasso di frodi. All’interno del canale Internet, è in particolare nelle transazioni con l’estero che il fenomeno delle frodi cresce maggiormente nel 2011, soprattutto in relazione alla categoria merceologica delle “Leisure activities” e con una forte concentrazione nella sotto-categoria del “Betting/Casino Gambling”, in pratica i siti esteri di gioco e scommesse online. Circa le modalità attraverso le quali la frode viene perpetrata, il Rapporto mostra, anche nel 2011, una netta prevalenza della contraffazione (clonazione) rispetto all’utilizzo fraudolento del codice, lo smarrimento o furto della carta, etc. Negli altri paesi invece, dove i pagamenti online su Internet sono più diffusi, la modalità di frode più comune è appunto collegata a questo mezzo.