Il gip di Genova Ferdinando Baldini ha negato ai genitori – lei ecuadoriana e lui albanese – della bambina di 12 anni che era stata ridotta in schiavitu’ a Rapallo la liberta’ cosi’ come avevano richiesto i loro difensori. I due, che erano stati recentemente interrogati, sostenendo la necessita’ di punire la bambina perche’ “indisciplinata” (la obbligavano a mangiare dalla paletta della spazzatura, la mandavano a scuola in pigiama e ciabatte, la costringevano a stare ore chiusa sul balcone semisvestita) avevano tentato di ottenere una misura cautelare meno grave rispetto al carcere.

Il caso era esploso a dicembre, quando gli uomini del commissariato di Rapallo, dopo avere effettuato una serie di video in casa con telecamere nascoste, li avevano arrestati. La procura di Chiavari si era dichiarata incompetente. Il fascicolo era passato alla procura del capoluogo ligure. Il pm Federico Panichi aveva chiesto la misura cautelare in carcere per i due che era stata concessa dallo stesso Baldini. La coppia e’ accusata di riduzione in schiavitu’ e sequestro di persona. La bambina, che secondo quanto riferiscono gli inquirenti veniva trattata come una schiava contrariamente agli altri due fratelli, uno maggiore e uno minore, picchiata e umiliata, era stata affidata ai servizi sociali insieme ai fratelli. L’indagine era nata da varie segnalazioni anonime di vicini di casa che assistevano alle quotidiane umiliazioni e violenze a cui la piccola era sottoposta. Il pm Federico Panichi ha disposto anche ulteriori indagini sul caso, conseguenti alle recenti dichiarazioni della coppia.

 

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