Sara’ giudicato con rito abbreviato Patrizio Franceschelli, il padre del bambino di 16 mesi gettato nel Tevere lo scorso 4 febbraio dal ponte Mazzini. Nei suoi confronti l’accusa e’ di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela.
Lo ha deciso il gup al termine dell’udienza preliminare. Nel corso dell’udienza svoltasi oggi non sono state riconosciute le aggravanti dei futili motivi e dell’efferatezza. Il giudice ha ammesso come parte civile anche il Comune di Roma che oggi era presente in aula con il vicesindaco Sveva Belviso. Nel corso dell’udienza, all’esterno dell’aula, si sono vissuti momenti di tensione per la presenza di alcuni familiari del bimbo. In molti, quando Franceschelli ha lasciato l’aula, hanno inveito contro di lui che per tutta risposta ha inviato un bacio. Il processo è stato aggiornato al prossimo 4 dicembre.