Nessun morto e feriti stabili a 350 come nel capodanno 2013, in netto calo rispetto ai 600 del 2012. Ma le conseguenze dei botti restano comunque pesanti. A Milano due amichetti di 7 e 10 anni sono rimasti feriti: il primo ha raccolto un grosso petardo artigianale, che è esploso, e ha perso la mano destra. Sempre nel capoluogo lombardo altri due bimbi di 8 e 9 anni sono stati ricoverati con lesioni agli occhi e al volto e ustioni di primo grado. Mano amputata anche per un uomo a Roma, dove a partire dalle 20 di ieri sono stati 296 i soccorsi effettuati dal 118 e complessivamente i feriti sono stati 23, di cui sette gravi. In Campania, a Piedimonte Matese, il paesino colpito dalle scosse di terremoto di domenica scorsa, non tutti hanno osservato il divieto del sindaco a sparare fuochi d’artificio e una bambina di 6 anni ha riportato ustioni, per fortuna superficiali, ad arti e volto.

A Napoli e provincia oltre 100 gli interventi dei Vigili del fuoco per spegnere gli incendi di cassonetti dei rifiuti, ma anche fiamme in appartamenti: l’operazione più impegnativa è stata portata a termine a San Giorgio a Cremano, dove in un vecchio stabile sono andati a fuoco plastiche e gomme. Dei 19 feriti inBotti di Capodanno,  Calabria, otto sono minorenni, mentre a Lamezia Terme un uomo ha festeggiato l’arrivo del nuovo anno sparando un colpo di fucile che ha raggiunto al polpaccio la figlia di 9 anni. A Palermo un 14enne è stato ferito da un proiettile sparato dall’alto, quasi certamente da un balcone. Delle sei persone ferite a Bari dallo scoppio di petardi, due rischiano di perdere la vista. Il dato positivo è che quest’anno nessuno è morto a causa dei botti: non accadeva dal 2010, rileva la polizia nel suo bilancio. La notizia di un disabile rimasto soffocato in un appartamento della Capitale era stata in un primo momento collegata al fumo causato da un petardo, ma in realtà si trattava un corto circuito. I dati forniti dalla polizia indicano inoltre un calo dei feriti minori di 12 anni, che sono 43 (53 lo scorso anno) per un totale di 89 minori contro i 93 complessivi dell’anno precedente. L’uso sconsiderato di prodotti illegali realizzati da soggetti che si improvvisano “bombaroli”, la causa principale degli incidenti; Napoli la provincia con più feriti (50) seguita da Bari (26), Roma (23), L’Aquila (15), Salerno (15), Reggio Calabria (13), Caserta e Torino (10). In totale nelle attività di controllo delle forze dell’ordine sono stati arrestate o denunciate 281 persone e sequestrate 120 tonnellate di articoli pirotecnici; la sola Guardia di finanza nelle ultime settimane ne ha sequestrate 100 tonnellate, il 70% in più rispetto al 2012. C’è chi ai botti preferisce tutt’altra emozione: quella di un tuffo nel primo giorno dell’anno. Una tradizione rigorosamente rispettata a Roma con il tradizionale tuffo nel Tevere da ponte Cavour e a Firenze dove una ventina di temerari che si è tuffata in Arno dalla piattaforma dei Canottieri vicino al Ponte Vecchio, mentre in tante località della Calabria, da Reggio a Crotone, il bagno si è fatto in mare sfidando nuvole e pioggia. Ma la felicità più grande è stata senz’altro quella di mamma Cecilia, che a Roma, all’ospedale S. Pietro, a mezzanotte in punto ha dato alla luce il piccolo Mattia, il primo nato del 2014.

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