Avrebbero effettuato anche truffe ai danni di compagnie telefoniche, oltre che furti, estorsioni con il metodo del ‘cavallo di ritorno’ e spaccio di droga le 19 persone, 15 in carcere e 4 ai domiciliari, raggiunte stamani all’alba da un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Maurizio Saso del Tribunale di Brindisi su richiesta del sostituto procuratore Marco D’Agostino.
I provvedimenti vengono eseguiti dai carabinieri, che hanno condotto le indagini, nelle province di Brindisi, Bari, Taranto, Matera e Nuoro. Le accuse a vario titolo sono di associazione per delinquere, furto aggravato, truffa, estorsione, sostituzione di persona, ricettazione e detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. A Oria (Brindisi), secondo le indagini, la base operativa del gruppo impegnato in almeno tre tipologie di affari illeciti: truffe a compagnie telefoniche, furti seriali di merci varie ed estorsioni, traffico di stupefacenti. L’indagine, chiamata ‘Airo’, e’ stata condotta, tra il dicembre 2008 e il settembre 2009, dalla Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana, nel corso delle investigazioni 8 degli indagati sono stati arrestati in flagranza di reato, alcuni dei quali destinatari della misura cautelare, sono stati rinvenuti beni oggetto di furti e truffe per un totale di 100.000 euro, sono stati ricostruiti numerosi episodi di truffa ed estorsione mediante cavallo di ritorno, e sequestrati 5 chili di cocaina, 810 grammi di eroina, 330 grammi di hashish, e 2 pistole con matricola cancellata.