Ottantamila buste paga false fabbricate da studi professionali per fornire documentazioni utili ad ottenere e rinnovare permessi di soggiorno a cittadini orientali che vivono in diverse regioni italiane: mille le aziende cinesi coinvolte solo a Prato.
E’ il bilancio dell’indagine della Guardia di Finanza pratese, che ha consentito di indagare 20 persone – tra cui tre professionisti contabili di Prato – per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.