Intervenuto per una rapina in banca ad Umbertide nel gennaio del 2006, il carabiniere scelto Donato Fezzuoglio, 30 anni, venne ucciso da alcuni colpi di kalashnikov (mentre l’appuntato Enrico Monti rimase ferito): per quell’omicidio la Corte d’assise di Perugia ha inflitto l’ergastolo all’ex superlatitante Raffaele Arzu e a Pietro Pala, entrambi originari della Sardegna e ora detenuti. La sentenza e’ stata letta intorno alle 3 della scorsa notte, dopo quasi 17 ore di camera di consiglio. Ad accoglierla, in lacrime, la vedova del militare, Emanuela Becchetti.

”Noi siamo condannati al dolore eterno perche’ mio marito Donato non c’e’ piu’ ma questa decisione ripaga il lavoro dei tanti appartenenti alle forze dell’ordine che ogni giorno svolgono il loro dovere senza clamori”, il suo commento. ”La decisione dei giudici – ha aggiunto – mi aiutera’ a fornire delle spiegazioni al nostro piccolo figlio (che aveva pochi mesi quando il padre venne ucciso – ndr)”. In aula anche il fratello di Fezzuoglio, Mariolino, pure lui carabiniere. ”E’ una ferita che non si rimarginera’ mai”, ha detto. ”Quando ho comunicato telefonicamente ai miei genitori (la famiglia e’ originaria della provincia di Potenza – ndr) la decisione – ha proseguito -, hanno pianto e si sono emozionati”. ”E’ stata fatta giustizia”, le parole usate dall’attuale sindaco di Umbertide, Marco Locchi, presente alla lettura del dispositivo in rappresentanza della citta’, e dal suo predecessore Giampiero Giulietti, in carica quando avvenne la tragedia. Senza parlare, a testa bassa, ha invece lasciato l’aula Arzu che ha sempre sostenuto di essere stato latitante in Sardegna quando venne compiuta la rapina. Respingendo quindi l’accusa di essere coinvolto nel delitto. Anche Pala, commerciante di prodotti zootecnici residente a Marsciano, ha negato ogni responsabilita’ nel colpo. Per il difensore, l’avvocato Francesco Falcinelli, che ha annunciato ricorso in appello, ”lo provano anche i tabulati del suo telefono cellulare”. Secondo i carabinieri che hanno condotto l’indagine (al termine della quale altri due indagati sono stati prosciolti in udienza preliminare) e’ stato invece proprio Pala a sparare con un kalashnikov, da una Lancia Thema che era ”di copertura” ai rapinatori. Questi avevano agito a bordo di un pick-up con il quale avevano sfondato una delle vetrine della banca. Di pattuglia con il collega rimasto ferito, Fezzuoglio era subito intervenuto. Rimanendo ucciso nel conflitto a fuoco.

 

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