“Gli episodi di violenza in carcere stanno aumentando” e il rischio, legato al sovraffollamento, e’ che ci sia ”un’estate estremamente calda”. La denuncia e’ dell’Osapp, che fa sapere che ”tre separate aggressioni con lesioni a poliziotti penitenziari”, sono state compiute oggi da un detenuto di nazionalità eritrea, nel carcere romano di Regina Coeli,e che episodi analoghi si sono verificati ”ieri in Sicilia e in Piemonte”.
”Le condizioni di vivibilità degli istituti di pena stanno peggiorando giorno dopo giorno (66.650 detenuti per 45.560 posti pari a 21.000 eccedenze) – ha scritto il segretario Leo Beneduci in una lettera ai gruppi parlamentari delle Camere – e non sembrano esserci correttivi all’attuale degrado”. Il ”tanto vantato” piano straordinario di edilizia penitenziaria e’ stato ”del tutto abbandonato- fa notare il sindacato – e rispetto ad una Guardasigilli da tempo lontana dalle vicende penitenziarie, l’attuale Amministrazione centrale appare persa in progetti estranei alla realtà degli istituti di pena ed impreparata ad affrontare qualsiasi emergenza”. La strada da percorrere e’ una sola: “occorrerebbero, in sede legislativa, atti di urgente e concreta buona volontà a partire da un provvedimento di amnistia di cui le carceri e tutto il sistema giudiziario non possono più fare a meno perch‚ se le condizioni e le tensioni nelle carceri dovessero peggiorare ulteriormente i rischi ed i danni non sarebbero più a carico esclusivo dei poliziotti penitenziari ma dell’intera Collettività nazionale”.