Un detenuto di 45 anni si e’ impiccato ieri nel carcere di via Ca’ del Ferro a Cremona. “Questo suicidio, il primo dopo molti anni di relativa tranquillita’”, ha detto Sergio Ravelli, segretario dell’Associazione radicale Piero Welby, “e’ il segno del disagio e della sofferenza derivanti da un degrado crescente della struttura penitenziaria di Cremona, che da esempio positivo per tutte le altre realta’ italiane si e’ trasformato in un semplice parcheggio di persone, quasi una discarica umana.

Ai problemi cronici legati al sovraffollamento, alla grave carenza di agenti e ai sempre maggiori problemi di convivenza, si e’ aggiunta la progressiva diminuzione di tutte le attivita’ lavorative all’interno della struttura carceraria”. “Gli eventi drammatici di questi ultimi giorni”, ha concluso Ravelli, “dimostrano che l’emergenza carceri e’ un fatto ineludibile e improcrastinabile, perche’ ne va del senso di civilta’ del Paese”.

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