Un detenuto italiano si e’ suicidato, nella tarda serata di ieri, nel carcere di Novara. L’uomo si e’ ucciso nella cella dove era rinchiuso per il reato di tentato omicidio. Lo rende noto il Sappe, sindacato autonomo di Polizia penitenziaria, che denuncia le forti carenze di organico nel personale del carcere di Novara, che non ha potuto fare nulla per impedire il suicidio.
“Il triste episodio e’ l’ennesima dimostrazione dei drammi umani che quotidianamente si compiono nei sovraffollati penitenziari italiani”, sostiene Donato Capece, segretario del Sappe. “Con un sovraffollamento di oltre 66.000 detenuti presenti in carceri costruite per ospitarne a mala pena 43.000, con 7mila poliziotti penitenziari in meno negli organici accadono purtroppo questi episodi. E se la situazione non si aggrava ulteriormente – sottolinea il sindacalista – e’ grazie alle donne e agli uomini del Corpo che, in media, sventano ogni anno decine di tentativi di suicidio di detenuti nei penitenziari italiani: oltre 1.000 sono quelli sventato nel 2011. Ma non basta piu’ sdegnarsi quando le persone purtroppo muoiono in carcere. Bisogna fare in modo che questo non avvenga piu'”, conclude Capece.